Sostegni alle imprese, Teramo (ma non solo) fuori dagli aiuti: Cgil chiede di rivedere strategie

di darioTeramo e alcune zone della provincia escluse dalle aree svantaggiate, che potranno fruire di aiuti economici per lo sviluppo di nuove imprese o per la diversificazione delle attuali produzioni.

 

 

Parte lancia in resta la Cgil di Teramo, che attraverso il segretario provinciale Alberto Di Dario, chiede alla Regione di rivedere i criteri di zonizzazione del territorio, di ricente fissati con una delibera di giunta.
Le aree indicate per poter ottenere i finanziamenti (potenziali) sono nove, ossia solo comuni della Val Vibrata: Ancarano, Controguerra, Colonnella, Corropoli, Nereto, Sant’Omero,Torano Nuovo e Sant’Egidio.
Escluse da questa ripartizione sia Teramo, l’area indistriale di Mosciano, ma anche altri territorio della Val Vibrata (quelli costieri) dove in ogni caso esistono attività produttive che pagano un prezzo salato alla crisi.
Di Dario porta esempi concreti, in termini di dati, e chiede alla Regione di rivedere la pianificazione.

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