Teramo, cinque votazioni per eleggere Milton Di Sabatino nuovo presidente del Consiglio Comunale

consiglio teramoTeramo. Lunga e sofferta, ma forse non come si attendeva. Primo banco di prova complicato per il nuovo Consiglio Comunale di Teramo, che ha bisogno di cinque votazioni per compattare la maggioranza sul nome del presidente Milton Di Sabatino.

 

 

I dissidenti scontenti dalle recenti nomine in Giunta (su tutti Dodo Di Sabatino e Mimmo Sbraccia) contribuiscono all’ostruzionismo dell’opposizione e nelle prime due votazioni a vincere sono le schede bianche (17 e 12). Anche l’altro dissidente illustre, Guido Campana, raccoglie voti consistenti fino alla terza votazione e c’è un momento in cui si pensa che, per fare lo sgarro alla maggioranza, tutta l’opposizione converga proprio sul nome dell’ormai ex assessore agli Eventi.
Dalla quarta votazione invece Pd e i due consiglieri di Finalmente Pomante trovano unità sul nome di Gianguido D’Alberto, mentre i 5 Stelle votano fino alla fine per Paola Cardelli, consigliere insieme a Fabio Berardini.
Dopo la quarta votazione non andata ancora una volta a buon fine (mentre il sindaco Brucchi era certo dell’elezione proprio alla quarta), la maggioranza si ritrova per un faccia a faccia lungo circa un quarto d’ora nella stanza del sindaco dal quale esce compatta sul nome di Milton Di Sabatino che, con venti voti, viene eletto nuovo presidente del Consiglio Comunale. Ma le premesse per sedute infuocate, al momento, ci sono tutte.

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