Sant’Omero, situazione del bilancio comunale: le precisazioni dell’ex assessore Papa

stefano papaPare che la nuova amministrazione comunale di Sant’Omero non voglia iniziare all’insegna della tanto 

decantata trasparenza, più volte reclamata per tutta la campagna elettorale; mancano sicuramente la
chiarezza e la buona informazione nei confronti dei cittadini in merito ai numeri che girano intorno al
bilancio comunale.

 

Negli ultimi giorni, infatti, circolano sulla stampa notizie di circa 1.600.000 euro di debiti dell’ente da
imputare alla precedente compagine amministrativa guidata dal Sindaco Pompizi. Durante tutta la
campagna elettorale, l’amministrazione uscente non ha mai nascosto le difficoltà in cui versa l’ente,
spiegando abbondantemente la situazione generalizzata che investe non solo il Comune di Sant’Omero ma
anche molte altre municipalità italiane. Sono tanti, infatti, i comuni fuori dal Patto di Stabilità interno per
aver preferito il pagamento di fornitori piuttosto che il loro fallimento. Un meccanismo, quello del patto di
stabilità, che anche il governo centrale sta cercando di modificare al fine di salvaguardare famiglie ed
imprese in difficoltà. A tal proposito infatti Ministero delle Finanze sta effettuando una ricognizione su scala nazionale di tutte le
posizioni debitorie aperte presso i comuni italiani, chiamati a certificare le proprie passività entro il 31
maggio 2014. Anche Sant’Omero ha inoltrato un primo elenco che si aggira intorno agli 800.000 euro,
costituito in larga parte da onorari professionali di avvocati (per difendere l’ente dai contenziosi) da tempo
rimasti inevasi e adeguamenti ISTAT dei canoni per servizi e forniture mai aggiornate da anni (280.000 euro
solo per la pubblica illuminazione).
In cinque anni di mandato abbiamo ereditato una moltitudine di posizioni debitorie aperte da decenni e
non ascrivibili alla nostra gestione. Un quadro chiaro di azioni sbagliate, di condotte scellerate delle passate
amministrazioni che hanno fortemente compromesso la realizzazione di diverse opere pubbliche
importanti che ci eravamo prefissati di completare (asfalti, marciapiedi e zone verdi) per la rinascita del
nostro piccolo paese. Oltre ai disagi dovuti ad alluvioni e nevicate, abbiamo anche estinto, senza troppi
clamori, ulteriori 440.000 euro per la famosa causa Pilotti del 1982 e 200.000 euro per altre parcelle di
avvocati ferme da anni negli uffici. Oltre a tutto questo, vanno aggiunte anche tutte le somme inerenti le
controversie in corso ereditate, quali 670.000 euro per il contenzioso De Berardinis e ulteriori 230.000 euro
per il contenzioso Franceschini. Infine, potrebbe divenire esecutivo il provvedimento di risarcimento del
disastro che ha colpito oltre un decennio fa un ragazzo santomerese presso il campetto di Via del Gubileo
2000 (il cui pronunciamento è imminente).
Nonostante tutto abbiamo anche lasciato in eredità tre bei finanziamenti immediatamente utilizzabili:
140.000 euro per marciapiedi di Via Tario Rufo, 250.000 euro per la ristrutturazione dell’Antico Frantoio e
500.000 euro per la realizzazione del Parco di Santa Maria a Vico; per un importo totale di circa un milione
di euro, nonché una corposa progettualità esecutiva per la messa a norma degli edifici scolastici.
Dopo le tante opere pubbliche promesse in campagna elettorale e presentate in pompa magna alla
cittadinanza a suon di filmati e fotomontaggi, ora tocca davvero all’amministrazione Luzii dimostrare il
proprio valore tenendo conto che il paese è salito sul treno pronto per ripartire grazie anche al nuovo Piano Regolatore.

In un periodo in cui le difficoltà economiche sono ben note a tutti, mettere già le mani avanti
per cercare un alibi nella situazione finanziaria dell’ente e nascondere le proprie difficoltà di
programmazione non rappresenta sicuramente un atto di responsabilità. Invitiamo pertanto la nuova
amministrazione a lavorare per e in favore di tutti i cittadini, ricordando che l’attuale maggioranza è
espressione del 50% del territorio (per via dei soli 24 voti di scarto) e che ora è tempo di iniziare a dare
risposte sensate e possibilmente sostenute da atti concreti.(Stefano Papa ex assessore al bilancio)

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