Ballottaggio a Teramo: in tre dicono sì a Manola Di Pasquale

rabbuffo berardoTeramo. Non sarà un vero e proprio apparentamento perché, come ha spiegato l’ex candidato sindaco Gianluca Pomante, nessuno ha voglia di perdere eventuali consiglieri. In tre, però, scelgono di appoggiare Manola Di Pasquale al prossimo ballottaggio dell’8 giugno e correre dunque contro Maurizio Brucchi.

 

“Abbiamo avuto una lunga riunione con Manola – spiega Pomante – Non appoggiare nessuno vorrebbe dire rivotare Brucchi e, nonostante tre teramani su quattro abbiano deciso di preferire la vecchia politica al primo turno, noi non ci stiamo”
Gli fa eco Graziella Cordone: “Appoggeremo Manola Di Pasquale, ma i nostri simboli non compariranno – afferma – sarà un appoggio, non un apparentamento”.
Berardo Rabbuffo sceglie invece di appoggiare il Pd perché, in questo centrodestra, non ci si riconosce più: “Brucchi è stato il candidato sbagliare, capace di prendere meno rispetto alle liste che lo appoggiano. Il centrodestra va rifondato, ha perso alle Europee e alle Regionali, è evidente ci sia qualcosa che non va. Per questo voteremo per l’idea di cambiamento di Manola”.

La sensazione è che tutti coloro che hanno scelto di appoggiare Manola Di Pasquale, abbiano operato una sorta di scelta “del male minore”, secondo la loro percezione.
Indefinita, al momento, la posizione di Giorgio Giannella.
Martedì è comunque prevista una conferenza stampa comune tra la Di Pasquale e chi ha scelto di appoggiarla.

“L’anatra zoppa”. Anche in caso di vittoria del Pd, il centrodestra avrebbe 18 consiglieri in Consiglio Comunale contro 14 del centrosinistra dopo i risultati del primo turno. Sulla carta c’è il rischio di ingovernabilità, ma poi ogni consigliere dovrebbe rispondere di eventuale ostruzionismo in caso di mancata approvazione di decisioni riguardante il bene pubblico.

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