Nomine Asl Teramo, Sottanelli: tempistica sconcertante a poche ore dal voto

SottanelliTeramo. “Apprendo adesso che nelle ultime ore sono stati conferiti dalla Asl di Teramo sei incarichi di primariato, ovvero di direzione di Unità Operative Complesse nei presidi ospedalieri di Teramo, Atri e Giulianova, con altrettante delibere tutte datate 19 maggio 2014 e firmate dal direttore generale della Asl Paolo Rolleri.

 

Non entro nel merito dei profili professionali dei singoli incaricati che, sono certo, saranno rispondenti ai requisiti richiesti e alcuni di certo meritevoli dell’incarico affidato, è sconcertante invece la tempistica adottata dall’azienda sanitaria nel deliberare incarichi di tale rilievo a poche ore dalle elezioni, soprattutto quando sono tanti e diversi i profili professionali sanitari mancanti (infermieri, anestesisti, medici etc..) per garantire un migliore funzionamento della nostra sanità. Il sottoscritto come deputato e come presidente di “Abruzzo Civico” lavorerà in futuro per fare in modo che le scelte in merito agli incarichi di responsabilità all’interno della Asl che si riflettono sulla salute e sulla pelle dei cittadini non siano condizionate dai tempi e dalle clientele politiche”.

E’ quanto dichiara l’onorevole Giulio Sottanelli, deputato di Scelta Civica per l’Italia e presidente di Abruzzo Civico, a seguito dei recenti incarichi attribuiti dalla Asl di Teramo datati 19 maggio e consultabili online sul sito della Asl di Teramo nella sezione Albo pretorio.

“Tra i sei direttori nominati figura, tra gli altri, anche il fratello del sindaco di Atri, Antonio Astolfi, comprendo pertanto solo adesso l’accanimento con cui il sindaco Astolfi, sta conducendo la campagna elettorale nella sua città con atteggiamenti ben lontani dall’etica e dalla lunga e nobile tradizione politica atriana a favore di rappresentanti della giunta regionale. Capisco inoltre il motivo per cui alcuni rappresentanti della giunta atriana vengano ad assistere alle nostre riunioni per ‘monitorare’ la presenza dei cittadini. Il 27 maggio mi attendo un atto di dignità da parte dell’attuale direttore generale della Asl di Teramo nel rassegnare le proprie dimissioni, non abbiamo bisogno di professionalità, tra l’altro arrivate da fuori regione, che si prestino a tali metodi e tempi nel conferimento di incarichi. La prossima settimana depositerò un’interrogazione parlamentare a riguardo per capire se questo modus operanti è stato replicato anche nelle altre Asl abruzzesi e se l’affidamento degli incarichi corrisponda ad effettiva necessità, in caso contrario procederò a segnalare il caso alla Corte dei Conti”.

 

PRENDE POSIZIONE ANCHE SANDRO MARIANI (PD)


Anche Sandro Mariani, candidato al Consiglio Regionale per il Partito Democratico, prende posizione sulle recenti nomine dei primari a Teramo: “La nomina di 6 primari alla Asl di Teramo a tre giorni dalle elezioni è scandalosa – afferma – Non tanto per l’evidente, penosa, scontata ricerca di visibilità, quanto per l’ulteriore schiaffo che viene dato, a mano piena e come sempre, ai medici e a tutto il personale sanitario e ovviamente alla cittadinanza. Un ulteriore gesto di disprezzo da parte della classe politica di centrodestra, che ha tenuto ferme le nomine per ben 14 mesi, sottraendo un diritto ai pazienti, ai cittadini, prima ancora che ai medici e al funzionamento dell’apparato sanitario teramano. E per fare che cosa? Per mostrare una forza inesistente, uno strapotere che non c’è ma che viene sbandierato, minacciato, con mezzucci e gesti allusivi al ricatto. L’unico risultato ottenuto è quello del discredito sull’azienda Asl, da tempo terreno di scorribande e razzie, l’unico risultato ottenuto è nuovo fango su una categoria (quella degli addetti alla sanità) a cui le persone dovrebbero poter guardare con estrema fiducia. E quasi tutti questi operatori (i 6 primari in testa), la fiducia dei cittadini la meritano. Il loro unico problema è stato come invece sono stati dipinti e come hanno dovuto lavorare a causa del centrodestra e dei vari direttori di cui il centrodestra si è servito e si serve”.

 

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