Vicenda Asp, Gatti replica a Ruffini: si occupa in maniera impropria delle nomine

paolo gattiTeramo. In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale Claudio Ruffini sulle presunte illegittimità nelle nomine dei componenti delle ASP (Aziende Servizi per la persona), arriva la replica dell’assessore regionale alle Politiche Sociali Paolo Gatti.

 

 

“Il consigliere Ruffini continua ad occuparsi delle nomine delle ASP impropriamente e ad evidente scopo strumentale ed elettorale. Quella delle nomine delle ASP è una procedura stabilita dalla legge, procedura che deve essere e viene valutata da organi tecnici e non politici. Ruffini non può chiedere a me e a Chiodi, citati evidentemente solo a scopo strumentale ed elettorale, di revocare una elezione svolta democraticamente da altri soggetti portatori di interesse, ossia da persone nominate dai Comuni di Teramo, Giulianova, Civitella, Atri, Sant’Omero, Nereto, Pineto, Corropoli ed altri, i quali hanno liberamente votato e scelto i membri dei Cda”.

“Quanto alle presunte irregolarità segnalate dal consigliere Ruffini sulle assemblee delle Asp di Teramo-Val Vibrata e Atri – continua Gatti – si fa presente che si tratta di rilievi amministrativi che sono stati segnalati in modo puntuale e scrupoloso, tanto che le assemblee sono state invitate a riunirsi nuovamente in seguito alla supervisione di carattere tecnico, sottolineo tecnico e non politico, effettuata dal direttore regionale Germano De Sanctis (che appunto è un tecnico della Regione) chiamato in causa da Ruffini esclusivamente per motivi di propaganda elettorale”.

“Lo ripeto: il controllo tecnico – e non politico – c’è stato, c’è e ci sarà anche in futuro”, chiude l’Assessore che aggiunge: “esiste un ufficio preposto che si occupa della vigilanza delle ex IPAB che svolgerà come di consueto i suoi compiti con responsabilità. Il Pd, come spesso accade – forse troppo spesso – si occupa molto di poltrone, che noi abbiamo ridotto di oltre 200 unità, e molto meno di temi di interesse reale per i cittadini”.

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