La mannaia dei tagli si abbatte ancora sulle Province: a Teramo è a rischio il riscaldamento nelle scuole

Teramo. Il prossimo anno scolastico potrebbe essere ricordato come uno dei più “freddi”. Nel senso puro della parola, considerato che i termosifoni degli istituti provinciali potrebbero essere drasticamente spenti. Con tutto ciò che ne conseguirà.

Tutta colpa di un decreto legge, il 66/2014, che prevede nuovi tagli alle Province italiane. Un milione di euro in meno per quella teramana, che si somma ai 13 milioni e 200 mila euro venuti meno negli ultimi due anni.

Ed il rischio dissesto si fa sempre più concreto.

“Il taglio” spiega il presidente Valter Catarra “avrà un impatto diretto sull’erogazione dei servizi, già fortemente compromessa dalla riduzione di 1,2 miliardi stabilita con le manovre precedenti, le quali, come attestato dalla Conferenza Permanente per la finanza pubblica, hanno ridotto del 27% la spesa primaria delle Province. Si tratta di misure del tutto insostenibili perché non si tratta di una riduzione dei trasferimenti erariali alle Province, che già da due anni praticamente non esistono più, ma del versamento all’erario di tributi propri provinciali.

Avevamo concentrato le poche risorse sulla manutenzione ordinaria delle strade provinciali e sulle scuole ma per chiudere in pareggio dovremo togliere anche questi capitoli. Solo della gestione calore, spesa che per la stragrande parte riguarda le scuole, è previsto un taglio del 30%. Quali scuole dovremmo far rimanere al freddo?“.

 

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