Teramo, il sindaco Brucchi: “La Di Pasquale non sa di che parla”

brucchiTeramo. Il sindaco Maurizio Brucchi non ci sta ed interviene sulla stoccata lanciata qualche giorno fa dall’europarlamentare Arlacchi, che aveva sottolineato come i mancati arrivi di fondi europei in città, dipendessero dalla mancanza di progetti validi.

“Ancora una volta, Manola Di Pasquale dimostra di non sapere ciò di cui parla o, più probabilmente, di modificare la verità per le proprie finalità elettorali – afferma il primo cittadino – Le recenti dichiarazioni sul mancato impiego delle risorse della comunità europea da parte dell’amministrazione, erano evidentemente dettate da furore propagandistico. La candidata PD ha infatti ha dimenticato di dire, ad esempio, dei 10 milioni di euro stanziati con i fondi PISU che stanno consentendo la riqualificazione dei quartieri di Villa Mosca, Villa Pavone, Colleatterrato, Colleparco, Cona.. Ma soprattutto, dimentica che lei e il gruppo dei PD in Consiglio Comunale, votarono no a tale gestione dei fondi europei. Tra le altre dimenticanze più o meno consapevoli, non si fa cenno all’attività dell’Ufficio Progetti Comunitari del Comune, istituito dal novembre 2009. Lungo il corso della consiliatura che ormai volge al termine, esso ha svolto il monitoraggio sulle opportunità di finanziamento offerte dai Programmi della Commissione europea. Dalle attività, ha poi presentato progetti su diversi Programmi (Cultura, Sport; Energia Intelligente Europa). Proprio su uno di questi – INTERREG IVC – il Comune di Teramo si è aggiudicato due Progetti la cui gestione finanziaria e realizzazione è in capo allo stesso Ufficio Progetti Comunitari”. Ce n’è anche per Luciano D’Alfondo: “È sorprendente poi, che Luciano d’Alfonso, nella medesima occasione, abbia rivendicato la necessità di dare “un nuovo ruolo” di capoluogo a Teramo. È appena il caso di ricordare al pescarese D’Alfonso che prima dei cinque anni alle nostre spalle, Teramo era la cenerentola tra le 4 province. La gestione attuale della Regione, assieme alla capacità del Comune di far valere in ambiti sovraordinati i propri diritti, hanno di fatto riconsegnato a Teramo una posizione che prima le era del tutto negata. Nelle parole del pescarese D’Alfonso, leggiamo inoltre il retaggio storico che divide cittadini abruzzesi di serie A o di serie B ed è trasparente la collocazione della nostra città in questa seconda categoria. Evidentemente aver riscattato questa posizione e aver imposto interessi, necessità e diritti dei teramani, dà fastidio.”.

Infine sugli impianti sportivi: “La Di Pasquale riferisce di ciò che è emerso dall’incontro con 4 società sportive; ma nel territorio, le società operanti sono più di 50; sarebbe interessante sapere quale è la posizione delle società che Manola Di Pasquale non ha incontrato. Comunque, anche qui semplicemente per ristabilire la verità dei fatti, ricordiamo che la principale attività svolta in questo campo è stata di agevolare le società nella gestione degli impianti, sia dal punto di vista economico che per ciò che concerne gli aspetti logistici. In ogni caso, è già in calendario da alcuni giorni un incontro con le stesse società per il prossimo 23 Aprile, nel corso del quale sarà presentato il rendiconto sulla gestione e l’utilizzo degli impianti sportivi comunali e verranno recepite le loro istanze”.

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