Teramo. Disturbo alla quiete pubblica, l’Amministrazione fa chiudere Officine Indipendenti

Teramo. Ordinanza di chiusura dell’Amministrazione Comunale per il circolo culturale “Officine Indipendenti” in via Vezzola, sede del Comitato Provinciale Arci. Lo annuncia lo stesso circolo culturale: “Il gesto fa seguito alla rilevazione decibel effettuata dall’agenzia regionale Arta a causa di una singola denuncia per disturbo alla quiete pubblica. L’ordinanza giunge ad una settimana di distanza dalla presentazione nel circolo del progetto politico “Prospettiva Comune” che si propone di costituire una lista civica indipendente alle
prossime amministrative cittadine”.

Insomma per “Officine Indipendenti” la chiusura non è casuale: “Il comune di Teramo a pochi mesi dalle elezioni comunali, regionali ed europee con tale atto si assume la responsabilità di chiudere la sede provinciale del comitato “Un’Altra Europa con Tsipras”, che il circolo Officine Indipendenti da pochi giorni ospita, la sede legale dell’Associazione di Volontariato “Da.pa.du. Abruzzo Onlus” e la sede del Comitato Provinciale dell’Arci. Negli anni l’associazione, nata nel 2010, ha ospitato diversi artisti di fama nazionale, tra questi John de Leo, Bunna degli Africa Unite in una serata di raccolta fondi per il Burundi, gli Zen Circus, i Diaframma, Uochi Toki, Giorgio Canali e Rossofuoco, Davide De Niro, Lo Stato Sociale, The Cyborgs, I Giuda e molti altri. 

Non solo concerti, Officine ha organizzato iniziative di riflessione su questioni internazionali, in “Dabka for rights – In piedi i diritti del popolo palestinese” gli attivisti invitati, israeliani e palestinesi, raccontano la tragedia umanitaria e le esecuzioni sommarie di donne e bambini. Per il rispetto dovuto al sacrificio delle lotte di liberazione – concludono dall’associazione – non è possibile consentire la chiusura del circolo Officine Indipendenti, la chiusura della sede dell’Arci provinciale, dell’Ong Dapadu, del comitato promotore della lista “L’Altra Europa con Tsipras” che sta raccogliendo le firme per partecipare alle elezioni del Parlamento Europeo. Vogliono disarmArci”.

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