Roseto, ancora polemiche su Wi-Fi to Coast: Scelta Civica interroga Vannucci

Roseto. “La sorpresa per una risposta del genere è grande, ci saremmo aspettati un intervento chiaro, basato su feedback tecnici, che prendesse atto dei fatti rilevati da specialisti del settore alla data della rilevazione. Disagi segnalati come sempre con spirito costruttivo, che dovevano essere riportati alla società che gestisce il servizio, visto che è in essere un contratto di assistenza pluriennale. L’assessore Vannucci invece ha utilizzato parole piccate, dando non solo a noi ma a cittadini e turisti, una risposta che fa emergere la poca conoscenza specifica del progetto”.

Così il coordinamento di Scelta Civica Roseto replica all’assessore Mirco Vannucci in merito alla problematica sollevata dal gruppo relativa al mancato funzionamento del sistema Wi-Fi to Coast.

“Affermare che gli stabilimenti balneari (chiusi per oltre 6 mesi su 12) ospitano i punti di accesso alla rete Wi Fi e che gli stessi non garantiscono l’alimentazione di questi ultimi per tutto l’anno, 24 ore al giorno (come riportato su specifiche di bando regionale e delibera comunale di assegnazione) è una chiara ammissione di colpa – continua il coordinamento – gli strumenti sono si dotati di batterie, ma non dall’autonomia infinita”.

“Siamo disponibili con tutte le risorse che si sono impegnate in analisi – interviene il segretario Mario Nugnes – ad affrontare il problema insieme all’assessore, con la disponibilità di sempre. È un diverso modo di pensare rispetto alla vecchia politica, a noi non importa chi abbia realizzato il Wi Fi, importa che funzioni visto che è stato pagato con soldi pubblici, dei cittadini. Aspettiamo la telefonata di Vannucci”.

La chiusura è affidata a Flavio De Vincentiis, che anticipa i contenuti dell’interrogazione consiliare che il gruppo Scelta Civica presenterà in consiglio comunale: “Chiederemo spiegazioni punto per punto. Vannucci dovrà dimostrare di essere stato sul pezzo visto che la gestione del progetto non era comunque di sua competenza” spiega “le sue parole, che mostrano un’oggettiva impreparazione in ambito informatico, seppur di basso livello, inducono a sollecitarlo ad impegnarsi di più per gli assessorati che gli competono, non disdegnando di uscire ogni tanto dal suo ufficio per prendere un caffè e vivere la città di cui, anche lui,  deve essere responsabile attivo”.

 

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