Elezioni Tortoreto, il Pd indica Lombi, ora il confronto con gli alleati

Tortoreto. Il nodo per il momento è stato sciolto e al tavolo delle trattative con i potenziali alleati della coalizione, il Partito Democratico porterà il nome di Flaminio Lombi. Sono ore decisive, a Tortoreto, per definire la composizione delle liste e l’individuazione del candidato sindaco del centrosinistra.

 

 

Tra tentativi di primarie, che però non sono decollate, e lunghe trattative, il Pd ha deciso di puntare le sue fiches su Lombi, già sindaco di Tortoreto dal 1995 al 2004 ed esponente storico della sinista cittadina. A voler sintetizzare, dunque, a primeggiare è stata l’ala conservatrice che ritiene che l’unità della coalizione, e la sua gestione, possa essere assicurata da Lombi. Nel confronto, legittimo, in seno al partito, dunque, è stata preferita la linea dell’esperienza rispetto alle ambizioni, mai nascoste dall’attuale capogruppo in consiglio comunale, Nico Carusi, che fino alla fine ha spinto per dirimere il confronto alle primarie. Prologo elettorale che, a Tortoreto, invece, non si farà. Lombi candidato sindaco dunque? Questa è l’indicazione del partito che questa sera si confronterà con il resto della potenziale coalizione (Udc, Scelta Civica, Pdci, Socialisti, Rifondazione e una delle componenti civiche, rappresentata in consiglio comunale da Enzo Taddeo), per trovare una quadra. Tutti gli attori, sul tavolo delle trattative, daranno le proprie indicazioni.

Poi bisognerà vedere su chi trovare una convergenza. Da parte di alcuni alleati, nei prcedenti incontri, sono stati lanciati degli input, sul rinnovamento e sulla necessità, per individuare la scelta del candidato, anche con persone al di fuori dei partiti. Di nomi ne sono stati avanzati (anche se in maniera non ufficiale, come l’ex comandante della polizia municipale, Massimiliano Zippi), mentre nelle ultime ore circola anche una indiscrezione. Quella di sondare la disponibilità di Domenico Piccioni, attuale vicesindaco della giunta Monti, centrista, senza tessere di partito, che già cinque anni fa era stato indicato, nel corso del confronto pre-elettorale, come uno dei papabili a guidare la coalizione. Strategia poi che si era arenata e lo stesso Piccioni poi era stato assoldato dalla lista di Monti.

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