Nereto, il comitato “giù le mani dal Menti” chiude i battenti

Nereto. Il comitato ” Giù le mani dal Romeo Menti” chiude i battenti. Esaurita la propria funzione, il comitato cittadino che aveva promosso anche una raccolta difirme per dire no alla rivisitazione (così come è stata concepita) dell’area del vecchio campo sportivo di Nereto ha deciso di interrompere la propria attività.

 

 

A darne notizia è lo stesso presidente Marino Trabucco, che motiva la decisione con due ordini di ragioni: l’impossibilità di proseguire nella battaglia, visto l’avvio dei lavori nel sito, e il fatto che il mandato del comitato, nella sostanza, è scaduto, e nessuno ha manifestato la volontà di rinnovare le cariche in seno allo stesso comitato.
“E’ nostro dovere ringraziare, in primis, quella larga fetta di cittadinanza che, con la propria firma,
aveva appoggiato in toto le finalità della nostra battaglia”, spiega Marino Trabucco, “desideriamo ringraziare, inoltre, tutte le
persone che ci sono state vicine e che con un loro piccolo gesto hanno reso possibile e
straordinario il raggiungimento di quel risultato che nessuno di noi si era neanche minimamente
immaginato di poter conseguire alla vigilia della nostra azione ed anche, infine, a tutte le forze
sociali, economiche e politiche che hanno condiviso il nostro pensiero e la nostre ragioni.

Desideriamo ringraziare anche, in particolare, Galileo Foschi che ci ha sempre messo a
disposizione la sua abitazione per i nostri incontri e vogliamo rivolgere, soprattutto, un caro
abbraccio ed un ringraziamento alla nostra compianta Giuliana De Gregoriis, al nostro fianco sin
dai primissimi giorni di questa interminabile battaglia, che purtroppo oggi non è più tra noi.
Ci scusiamo con l’intera popolazione di Nereto, a prescindere da
quello che possa essere il singolo pensiero di ognuno su questa vicenda, se purtroppo non siamo
riusciti a centrare il nostro oggetto e il nostro scopo sociale ma, credeteci, ce l’abbiamo messa
tutta.
Il nostro auspicio è che questa azione possa rimanere d’insegnamento alle attuali e future
generazioni affinchè tutti – ma i giovani soprattutto – siano sempre attenti guardiani dei nostri spazi
pubblici”.

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