Emergenza scuole ad Alba Adriatica, Falò: in 40 giorni non è stata elaborata una vera strategia

Alba Adriatica. “Quaranta giorni senza aver eleborato una vera strategia, se non quella di aver scaricato le responsabilità sugli altri”.

 

 

Non usa mezze parole Luca Falò, capogruppo di Passione per Alba, per evidenziare quello che definisce il lassismo dell’amministrazione comunale nel risolvere, in maniera concreta, il problema della paziale inagibilità della scuola media Fermi, di Alba Adriatica, e di tutti gli effetti collaterali che la questione ha prodotto. ” Per la scuola nulla si è fatto” scrive Falò sul proprio profilo Facebook, ” se non perdere tempo nel cercare, con protervia ed arroganza, di scaricare le responsabilità. A L’Aquila si sono realizzati in pochi mesi dei moduli abitativi, con leggi
con leggi speciali e con il supporto tecnico della protezione civile e lavorando a ritmi assolutamente inusuali.
Lo dico con cognizione di causa avendo collaborato alla progettazione e realizzazione dei MUSP1 e MUSP5 che sono veri e propri edifici, anche a due e tre piani, con struttura metallica, e per questo (in teoria) smontabili.
Noi siamo in condizioni completamente diverse e per dare un ordine di grandezza e dei tempi tecnici attendibili potremmo parlare di almeno 8/10 mesi in presenza di scelte pragmatiche ed immediate a cui questa amministrazione non ci ha abituato”. L’esempio fornito da Falò è diretto ad argomentare quello che sta accadendo.
” Tramontata l’ipotesi farlocca di trasferire le aule in contrada Basciani”, aggiunge, ” sta tramontando anche l’ipotesi di poter occupare i corridoi o perlomeno una parte degli stessi, ma non poteva essere diversamente dal momento che si naviga a vista.
Io mi chiedo perché il 28 novembre invece di bastonare l’ingegner Di Pancrazio non ci si è preoccupati di incaricare da subito un tecnico che assieme allo stesso tecnico comunale ed alla Preside iniziasse a predisporre un progetto per ricavare degli spazi accettabili nei plessi esistenti, perché ancora oggi non si è dato un incarico specifico ma appunto si naviga a vista sapendo che l’ufficio lavori pubblici non ha né organico né professionalità in grado di risolvere il problema tecnico”.

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