Teramo 3.0: il dossier sulla Asl

asl_teramoTeramo. Teramo 3.0 manda i titoli di coda sulla gestione Varrassi della Asl di Teramo, “esultando” per il cambio al vertice, ma lanciando una stoccata al Governatore Gianni Chiodi per le modalità di scelta di Paolo Rolleri e invitando quest’ultimo a mettere Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo ma anche presidente del Comitato dei Sindaci della Asl, in aspettativa.

«Abbiamo vinto. I cittadini hanno vinto –  si legge nella nota – Se Varrassi si è rivelato pessimo non è solo per la disinvoltura nell’agire e per una ambigua contiguità alla politica (Venturoni e Tancredi si sono espressi alla stregua di vedove inconsolabili), ma soprattutto per i risultati perniciosi che ha ottenuto alla guida della ASL: il compito del commissario alla sanità Chiodi era quello di ridurre l’enorme debito sanitario, ma quello del direttore generale era quello di tenere alto il livello dei servizi, di ridurre la spaventosa mobilità passiva e di accorciare le sesquipedali liste di attesa. Gli obiettivi sono miseramente falliti in base ai dati oggettivi e oggi i pazienti teramani usufruiscono di servizi peggiori di quelli erogati nel 2010». Teramo 3.0 ripercorre le tappe più spinose della management di Varrassi:  «Superfluo rammentare la questione Vicentini, caso che ha fatto tracimare la pazienza dei cittadini i quali si sono costituiti questa estate nel Comitato “Varrassi sLoggia” (del quale l’associazione Teramo 3.0 si è fatta parte attiva), raccogliendo in tutta la provincia oltre 8.000 firme». E poi la sottolineatura a Chiodi: «Ha scelto il nome del nuovo manager nell’ennesima riunione privata, dimostrando ancora una volta un analfabetismo istituzionale che offende gli organi rappresentativi. E, quel che è peggio, si apprende dalla stampa che alla riunione fossero presenti soggetti del tutto estranei alla decisione (di competenza della Giunta regionale) come il deputato Paolo Tancredi e il consigliere Venturoni, oltre al sindaco Maurizio Brucchi che somma alla estraneità il conflitto di interessi di essere dipendente della medesima ASL di Teramo che il nuovo direttore dovrà guidare». Teramo 3.0 però dà il benvenuto al nuovo direttore generale Paolo Rolleri: «Ci permettiamo sin da subito di segnalare a Rolleri come non sia accettabile ed ammissibile che egli si trovi a dover valutare il dipendente ASL Maurizio Brucchi e, contestualmente, a dover essere valutato dal sindaco Brucchi in qualità di presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della ASL di Teramo, organismo poco noto ma di particolare rilevanza. Il conflitto di interessi è evidente. “Un vero manager”, come sostiene Chiodi – conclude la nota – come prima azione inviterebbe il sindaco a mettersi in aspettativa dalla professione, oppure a dimettersi dal Comitato ristretto dei Sindaci della ASL di Teramo, risolvendo in maniera chiara e opportuna il proprio conflitto di interessi».

 

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