Biomasse a Castelli, Sacco torna ad incalzare Catarra

mauro_saccoCastelli. Il silenzio di Valter Catarra sul progetto di realizzazione di una centrale e biomasse a Corazzano di Castelli. Domenica scorsa la manifestazione contro l’ipotesi centrale ha riacceso di dibattito sull’opportunità, o meno, di prevedere un impianto del genere in quella zona.

A rilanciare la dicussione è in consigliere di minoranza, in consiglio provinciale, Mauro Sacco che sulla vicenda, nello scorso mese di giugno, ha presentato una interrogazione consiliare. Interrogazione favorita dal fatto che il Comune di Castelli, a marzo, con una sua delibera, sosteneva che fosse stato superato il parere, non favorevole, del settore urbanistica della Provincia, alla realizzazione dell’impianto. “Nella delibera” ricorda Sacco, ” l’amministrazione sosteneva che tale parere fosse “indicativo e non prescrittivo” e si disponeva di rimandare il tutto all’approvazione di un nuovo PRG dimenticando artatamente che nel marzo 2011 l’amministrazione precedente aveva già adottato il nuovo Prg recependo in toto il Piano territoriale provinciale che classifica il sito E1 ovvero “zona  agricola di elevata fragilità ambientale e di salvaguardia finalizzata solo alla produzione di reddito agricolo”.Catarra rispose che nel primo consiglio utile avrebbe riferito, previa acquisizione di parere legale, anche se ad ascoltare i tecnici disse che sembrava proprio che il parere della Provincia non potesse essere superato dalla delibera Comunale.” A distanza di quasi cinque mesi non vi è traccia di alcun interessamento nel merito e quindi in lo scorso 9 ottobre ho chiesto formale parere al Presidente e all’Assessore all’Urbanistica circa la leggittimità della suddetta delibera del Comune di Castelli e di fornire al sottoscritto il tutto in tempi estremamente brevi al fine di evitare il concretizzarsi di procedure illeggittime non conformi alle vigenti normative e invito altresì il Presidente ad assumere tutte le iniziative del caso, affinchè possano essere rimossi quanto prima gli elementi di contrasto con le disposizioni vigenti”.

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