Atri, un Piano Regolatore all’insegna di slogan pre-elettorali: l’ultimo atto della giunta Astolfi

atri_comuneAtri. “Anche a fine legislatura l’Amministrazione Astolfi conferma se stessa, nel segno di una continuità prepotente che l’ha contraddistinta sin dall’insediamento”.

A puntare il dito contro l’amministrazione atriana guidata dal sindaco Gabriele Astolfi sono i consiglieri comunali di minoranza Gabriella Liberatore, Paolo Lupinetti, Domenico Pelusi, Paolo Basilico e Giuseppe Forcella.

E al centro della discussione, ancora una volta, il tanto contestato Piano Regolatore.

“Quel che si è verificato negli ultimi giorni in Consiglio ha dell’incredibile” commentano. “Sedute convocate ad oltranza senza il minimo coinvolgimento dei consiglieri di minoranza, ‘costretti’, insieme ai funzionari, a sopportare un ritmo massacrante, come se si fosse in una lotta contro il tempo assolutamente ingiustificata, non essendovi alcuna scadenza giuridica! E’ evidente che le ben 243 osservazioni approvate negli ultimi giorni della legislatura hanno l’inconfutabile sapore pre-elettorale della peggiore specie. Partecipazione e consumo zero di suolo sono stati gli slogan che hanno accompagnato tutto il cammino dei piani urbanistici. Disattesi e pienamente smentiti dall’elevato numero di osservazioni presentate, che confermano l’assoluta mancata partecipazione dei portatori di interesse e dallo stravolgimento che l’accoglimento delle stesse ha prodotto alla ‘filosofia’ del piano. Aree agricole di pregio paesaggistico magicamente divenute edificabili mediante realizzazione di schede progetto, aree che il piano stesso, approvato nell’agosto 2012, restituiva a ‘verde’, ridiventate edificabili. Eclatante, inoltre, la mole delle osservazioni di natura prevalentemente normativa, presentate dall’Ufficio Urbanistica che, oltre a rappresentare un paradosso, considerata la presenza dell’Ufficio medesimo al gruppo di piano, hanno messo in luce le numerose contraddizioni emerse sin dalle fasi iniziali della redazione dello strumento urbanistico, determinando ,altresì , il presupposto che ha consentito l’accoglimento di numerose osservazioni. Davvero il gioco delle tre carte! Sotto il profilo politico, infine, non è trascurabile lo stato in cui è ridotta la maggioranza che ha perso ben due consiglieri ed ha visto completamente assente l’Assessore Provinciale Davide Di Giacinto, probabilmente in netto contrasto con tutta l’impostazione dei piani. Un quadro davvero eloquente che mette in luce, per replicare alle parole del capogruppo Francesco Filiani, tutta la desolazione che questa pessima amministrazione lascia dietro di sè”.

 

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