Alba Adriatica, costi della politica, Pilò: perchè non pubblicare le spese telefoniche?

pilo_e_consiglieri_minoranzaAlba Adriatica. Costi della politica e particolari attività (parrucchieri, estetisti e centri benessere) che in giorni di festa (il giorno di Natale) hanno aperto i battenti in contrasto con l’ordinanza sindacale.

Due temi sollevati, in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale da parte di Marco Pilò. ” Invito l’amministrazione comunale” spiega l’esponente dell’opposizione consiliare, ” a prestare attenzione al tema delle aperture irregolari in coincidenza delle festività pasquali, anche in considerazione che per le violazioni di Natale nessuno è intervenuto, a garanzia di coloro che, invece, lavorano nel rispetto delle regole”. L’altro tasto toccato da Pilò riguarda, invece, i costi della politica alla luce di recenti dichiarazioni da parte del sindaco sul fatto di aver ridotto alcuni costi sia in termini di assessori, passati da 7 a 4, alle utenze telefoniche in uso all’ente. ” Se da un lato è  vero” scrive Pilò, ” che è stata disattivata una delle 10 sim in uso agli amministratori e tutte le altre, tranne quella del sindaco, sono state limitate ad un utilizzo prettamente interno con espresso divieto di chiamate all’estero è altrettanto vero che detta decisione è stata adottata, guarda caso, solo a seguito dell’istanza di accesso agli atti presentata dal sottoscritto verso la metà del mese di luglio 2012, per ottenere copia delle fatture delle spese di telefonia mobile. Ognuno tragga le conseguenze che vuole ma mi chiedo perché adottare detti provvedimenti di taglio delle spese a fine mandato e solo dopo che l’esecutivo ha avuto contezza che qualcuno stava verificando i costi in esame? In ogni caso, al fine di evitare strumentalizzazioni e fugare qualsiasi dubbio sulla vicenda, sarebbe bastato rendere pubblico l’ammontare delle spese degli assegnatari delle utenze, peraltro richiesto da più parti, come ha recentemente deciso di procedere il Comune di Giulianova”. Lo stesso Pilò, poi, ha fatto notare che la riduzione del numero degli assessori è avvenuta solo per le dimissioni di due componenti (Di Felice e Viviani non sostituiti, ndr) e solo negli ultimi due anni di mandato”.

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