Roseto, sinistra chiede di sottoporre Piano Spiaggia alla VAS

foto_borgattiRoseto. Giovedì approda in consiglio comunale il nuovo Piano Spiaggia. “Secondo indiscrezioni il nuovo strumento sarà, presumibilmente, il più iniquo della storia di Roseto. Affidamento diretto delle aree, riduzione delle nuove concessioni e la cancellazione delle spiagge libere nel tratto centrale del litorale Rosetano fagocitate dagli stabilimenti esistenti”.

Lo ha dichiarato Marco Borgatti, portavoce della Federazione della Sinistra rosetana, ribadendo come “il taglio delle aree gratuite è di certo uno dei punti dolenti del nuovo piano. Una misura insensata in questo periodo di crisi. Questo piano deve essere fermato in consiglio comunale in ogni modo possibile. Abbiamo chiesto all’opposizione di far sottoporre il piano spiaggia alla V.A.S., da noi considerato, unico strumento adatto a garantire un equilibrio fra gli interessi dei gestori,dei cittadini e la tutela ambientale”.

 

Anche la lista civica “Obiettivo Comune” ha comunicato il suo assenso a sottoporre il nuovo piano a V.A.S..

“Questa apertura ora è vitale. Il consiglio – ha aggiunto Borgatti – che giovedì andrà a votare sarà ridotto nel numero per le note defezioni fra i consiglieri di maggioranza e per il conflitto d’interesse che investe altri rappresenti dell’assise obbligati quindi a non partecipare al voto. Se l’opposizione porterà in consiglio la proposta della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) potrebbero esserci i numeri per farla approvare grazie all’insperata apertura del vicesindaco (ndr, Montese) che si troverebbe nella scomoda situazione di smentire quanto pubblicamente detto o votare col centro sinistra. Ricordiamo ancora che il precedente piano spiaggia è stato sospeso dal Tar e che una delle motivazioni della sentenza era appunto il mancato ricorso alla V.A.S.. Ci sono tutti gli elementi per battagliare su questo piano spiaggia e renderlo più equo. Ora – conclude il portavoce della Federazione della Sinistra – sta ai consiglieri di maggioranza ed opposizione far vedere se perseguono interessi pubblici o privati”.

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