Roseto, arriva l’ok alla tassa di soggiorno. Pavone: “Città massacrata da Di Girolamo-Ginoble”

Oltre 400 emendamenti, raggruppati di fatto in un unico blocco, per accelerare i tempi di discussione ed evitare un Consiglio Comunale fiume per approvare l’introduzione della tassa di soggiorno.

A maggioranza, l’amministrazione comunale di Roseto guidata dal sindaco Sabatino Di Girolamo ha dato il via libera all’imposta che entrerà di fatto in vigore dal prossimo primo aprile sino al 30 settembre. L’ostruzionismo messo in campo dalle forze di opposizione con il faldone degli oltre 400 emendamenti, nel tentativo di favorire un rinvio della discussione, non è servito a nulla perché l’amministrazione rosetana è andata dritta per la sua strada ritenendo non più procrastinabile l’introduzione del balzello.

I turisti pagheranno un euro per ogni giorno di presenza a Roseto. Stabilite anche le fasce esenti dal versamento. Disabili gravi e loro accompagnatori, minori sino a 14 anni, gli autisti di pullman di agenzie di viaggio e turismo, personale di polizia di Stato e altre forze armate, soggetti ospitati a seguito di eventi calamitosi e stranieri richiedenti asilo politico rientranti in piani nazionali di accoglienza non saranno soggetti ad imposta.

La riscossione è affidata direttamente agli operatori alberghieri che dovranno quindi indossare i panni dei sostituti di imposta. Il flusso che la tassa di soggiorno dovrebbe garantire alle casse comunali è stato calcolato in mezzo milione di euro l’anno. Un’ipotesi azzardata secondo le opposizioni che ritengono invece che l’imposta dovrebbe generare probabilmente solo la metà della somma ipotizzata dal sindaco e dalla sua Giunta. Le somme incassate, comunque, verranno destinate solo ed esclusivamente nel settore turistico, al miglioramento dei servizi.

Per l’ex sindaco Enio Pavone è stato l’ultimo regalo del 2017 da parte del governo “Di Girolamo-Ginoble”.

“Un vero e proprio botto di fine anno”, ha detto Pavone, “non pensavamo che questa amministrazione riuscisse nell’intento di massacrare oltre il dovuto i suoi cittadini. Roseto sarà quindi il primo Comune della costa teramana ad applicare questo nuovo balzello. Un record di cui avremmo fatto a meno. Sull’ultimo Consiglio, ancora una volta poi abbiamo avuto la dimostrazione come possano essere inoltre non rispettati i regolamenti. Spero che i rosetani se lo ricordino quando saranno presto chiamati alle urne”.

Chiaro il riferimento alle prossime elezioni politiche.

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