Giulianova, ancora nessuna soluzione per la sede della Protezione Civile

Giulianova. Ancora nessuna sede per la Protezione Civile giuliese e Laura Ciafardoni, come annunciato lo scorso novembre, presenta un ordine del giorno per fare chiarezza sulla vicenda e trovare una sede per l’importante associazione.

La consigliera aveva già presentato un’interrogazione lo scorso 17 ottobre poi discussa il 6 novembre, quando il sindaco preciso che “a soluzione arriverà a strettissimo giro. Io sono a diretto contatto con la protezione civile e so quanto lavorano. Daremo una casa ai volontari, sarà una concessione che faremo a breve. Il centro operativo sarà allocato nella casa cantoniera e sui tempi nessun dubbio saranno stretti. La volontà dell’Anas c’è, la volontà del Comune c’è. Entro la fine dell’anno, ma anche prima e festeggeremo tutti. La mia felicità sarà alta: l’ennesimo obiettivo che raggiungeremo”.

Insomma un accordo praticamente fatto secondo il primo cittadino ma l’obiettivo non è stato ancora raggiunto e con il 2017 ancora agli sgoccoli la Protezione Civile ancora non ha una sede.

Così la Ciafardoni, come promesso lo scorso novembre e vista la vicenda ancora non risolta, ha presentato un ordine del giorno per “impegnare la Giunta e l’Amministrazione Comunale a trovare immediatamente una soluzione che possa salvaguardare ed assicurare una sede idonea alla Protezione Civile che deve necessariamente restare nel territorio giuliese”.

Sulla vicenda è tornata anche l’associazione Verso e il coordinatore di Forza Italia Jwan Costantini criticando aspramente il sindaco per le promesse ‘non mantenute’

“Questa amministrazione da ben 9 anni illude un’associazione di volontari che garantisce un aiuto gratuito in caso di necessità a tutti noi. Come cittadini, come Giuliesi, siamo profondamente delusi delle continue promesse da marinaio di questa amministrazione e del suo comandante”, commentano i coordinatori Antonio Figliola e Livio Persiani.

E questa sera i volontari della Protezione Civile hanno partecipato alla seduta del consiglio comunale per ricordare la loro situazione e avere, finalmente, una sede (almeno nei primi giorni del 2018).

 

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