Istituto Braga: Brucchi non lo invita alla riunione e Mastromauro si arrabbia

Mastromauro_e_Brucchi._2Giulianova. Il sindaco Francesco Mastromauro ha espresso forte disappunto nei confronti del collega di Teramo, Maurizio Brucchi, per aver organizzato il 4 gennaio scorso una riunione sulla sopravvivenza e il futuro dell’Istituto Musicale “G. Braga” senza invitarlo.

“Da quel che leggo sui giornali, e per fortuna che io lo abbia fatto perché altrimenti sarei stato all’oscuro di tutto – dichiara Mastromauro – alla riunione erano presenti il senatore Paolo Tancredi ma singolarmente non gli altri parlamentari teramani, il governatore Gianni Chiodi e il presidente del “Braga” Luciano D’Amico, beninteso oltre al sindaco di Teramo che l’aveva organizzata. Il mio disappunto, sia chiaro, non nasce da una tendenza al presenzialismo, come forse qualcuno vorrebbe maliziosamente far intendere, bensì dal fatto che il Comune di Giulianova è uno dei finanziatori del Braga. Anzi quello che non ha ridotto il finanziamento, mantenendo quindi il suo impegno a sostenere questa importante Istituzione. E ciò differentemente dalla Regione, che nel 2012 ha già ridotto da 550.000 a 250.000 euro il finanziamento, quindi un taglio di oltre la metà, e dalla Provincia che, come ha già annunciato, ridurrà drasticamente la sua partecipazione finanziaria. E tuttavia, nessun invito è pervenuto. Per cui – prosegue il sindaco – si parla di un problema serio, assicurare cioè la sopravvivenza del “Braga”, senza però chiamare a discuterne uno degli enti istituzionali che pure lo finanziano. E sempre dai giornali apprendo che verrà stilato un documento da sottoporre tra qualche giorno alla prossima riunione. In pratica, se e quando verrò invitato a partecipare, dovrei ratificare scelte e decisioni prese da altri in una sorta di conciliabulum esclusivo ed escludente. Ma il Comune di Giulianova, lo si sappia, non è solo un donatore di sangue, sebbene per una causa giusta. Pretendiamo, come è giusto che sia, quel rispetto istituzionale di cui il sindaco Brucchi ha fatto carta igienica peraltro mostrandosi assai scorretto nei confronti degli altri parlamentari non invitati, ad esclusione ovviamente di Tancredi”.
Altra questione su cui interviene il sindaco è quella dell’avvio della procedura di dismissione, da parte della Provincia, della partecipazione alla Fondazione Museo d’Arte dello Splendore – MAS.
“Il consigliere provinciale Flaviano Montebello aveva annunciato trionfalmente, un paio di mesi fa, il finanziamento della Provincia a favore del MAS per un importo pari a 20.000 euro, e ciò, parole sue, come risposta ad una sua precisa richiesta. Ma Montebello, che pure tesseva le lodi della bella e importante struttura culturale giuliese – dice Mastromauro – è lo stesso che invece, trasformandosi da dottor Jekyll in mister Hyde, ha votato in commissione la delibera con la quale è stata decisa l’uscita della Provincia dalle partecipate, avviandosi così la procedura di dismissione alla partecipazione alla Fondazione Museo dello Splendore. Il cui futuro è quindi ora incerto nonostante il Comune di Giulianova continui a garantire, pur a fronte dei tagli di Governo e Regione, la sua parte di finanziamento, perché riteniamo doveroso l’impegno a favore dei presidi culturali. E’ infatti il caso di sottolineare come quella delibera, nonostante l’emendamento presentato da Ernino D’Agostino e dall’opposizione di centro sinistra con cui si richiedeva l’esclusione dal taglio proprio del Museo dello Splendore, e con il silenzio colpevole dello stesso Flaviano Montebello, sia passata con i voti del centro-destra nel consiglio provinciale del 31 dicembre. Altro che salvataggio! Montebello e il centro-destra che governa la Provincia – conclude il sindaco – sono coloro che hanno ipotecato il futuro del Museo dello Splendore”.

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