Sinistra Italiana “chiama” D’Alfonso: “Perché tace sulla sicurezza dell’acqua del Gran Sasso?”

Sinistra Italiana Abruzzo torna sul problema dell’acqua del Gran Sasso.

“E’ dal mese di maggio a partire dall’emergenza sulla non potabilità dell’acqua nel teramano che come partito politico stiamo seguendo con attenzione ed impegno l’intera vicenda e da ultimo se il consiglio ha discusso della questione è grazie al consigliere regionale Leandro Bracco che si è adoperato per richiedere l’inserimento nell’ordine del giorno come tema-chiave di natura straordinaria. Riteniamo che la sospensione dell’esperimento e le dichiarazioni di Lolli non abbiano affatto risolto i problemi strutturali. Sotto il profilo della partecipazione e della trasparenza sono mesi che chiediamo di inserire i rappresentanti dell’Osservatorio indipendente (composto da soggetti nazionali come ARCI, WWF, Legambiente, CittadinanzAttiva riconosciuti come portatori d’interessi dagli stessi ministeri) nel tavolo previsto dal protocollo sulla sicurezza ma la Regione continua a negare questa possibilità chiudendo quello strumento alla sola dimensione istituzionale”.

“A questa bizzarra concezione della partecipazione del Partito che ancora si chiama “democratico” – proseguono – si aggiunge il silenzio del governatore D’Alfonso che ha delegato dall’inizio al suo vice l’azione politica su di un tema che riguarda un bacino di utenza di oltre 700.000 persone. Siamo ancora più preoccupati sul piano del merito e della “soluzione definitiva” che Lolli sbandiera da tempo riguardante le nuove captazioni, il vice-presidente della Regione ci informa che sul tavolo del Governo arriverà uno studio di fattibilità elaborato dal professor Roberto Guercio  che già aveva predisposto il piano di messa in sicurezza sotto il commissario Balducci. E’ possibile che questa partita debba essere sempre giocata tra i soliti noti ? La fase del commissariamento andrà ancora studiata e approfondita ma di certo presenta molte ombre e non ci sembra la scelta migliore continuare ad affidarsi a figure che hanno già avuto responsabilità. Anche in questo caso si dovrebbe fare riferimento alla trasparenza e alle competenze di un mondo scientifico e associativo che esiste ma che sta fuori dai soliti circoli di potere ad esempio predisponendo una “call” pubblica. I problemi sono tutti sul tavolo e questa maggioranza di governo deve parlare chiaro su come e con chi intende risolverli”.

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