Teramo, lettera di Natale: le priorità di Paola Cardelli per il commissario

Un promemoria con l’indicazione di diversi punti da affrontare al più presto per rimettere in moto la città.

L’ex consigliera comunale di opposizione Paola Cardelli ha voluto preparare una vera e propria “lettera di Natale” per il commissario Luigi Pizzi, arrivato pochi giorni fa in città a seguito della caduta dell’amministrazione Brucchi, con il quale ha già avuto modo di parlare, assicurandogli la propria disponibilità.

E tra i temi più scottanti c’è la questione Tercoop, con la necessità di provvedere all’emanazione del bando di gara con il progetto presentato dalla cooperativa, la questione di via Longo, che ha visto la Cardelli da sempre impegnata in prima linea contro l’operazione di housing sociale voluta dall’ex primo cittadino, considerata illegittima che rimette all’ordine del giorno la necessità di bloccare gli sfratti e ripristinare gli alloggi agli sfollati Ater.

C’è poi la questione della sicurezza nelle scuole, con il suggerimento di delocalizzare le attività scolastiche in edifici più sicuri costruiti dopo il 2008 in vista di una pianificazione di ricostruzione che spetterà poi alla nuova amministrazione e l’aggiornamento del piano di aggiornamento di protezione civile ed emergenza comunale. Mentre in vista del bando della Team la Cardelli ha chiesto di prendere in considerazione la proposta della realizzazione di una società in house providing per la gestione dei servizi di igiene ambientale e cimiteriale.

Inoltre, per evitare lo sperpero di risorse pubbliche ha chiesto che vengano rivisti tutti i contratti di locazione con canoni palesemente fuori mercato, l’adozione dell’Albo delle associazioni e di un regolamento che disciplini il rapporto tra queste e l’Ente, la dismissione delle società partecipate (Mote, Cope, farmacia comunale), il mantenimento di copertura per le spese di refezione e trasporto scolastici, revisionando tutte le altre a partire dalla gestione degli impianti sportivi.

Infine la Cardelli ha chiesto l’istituzione dell’Organismo indipendente di valutazione, un organo di controllo non legato all’organo di indirizzo politico amministrativo e l’adozione dei regolamenti o almeno l’introduzione di alcune modifiche basilari al “risibile Regolamento del Referendum comunale vigente”.

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