Civitella del Tronto, vicenda precari: la Cisl vicina alla rottura relazioni sindacali

civitella_del_tronto_panoramaCivitella del Tronto. Sono ormai sull’orlo di una drastica rottura le relazioni sindacali al comune di Civitella del Tronto.

L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo la Cisl, verte nell’adozione dei nuovi atti sul personale da parte della giunta presieduta dal Sindaco Ronchi . “ A fronte di precisi e vincolanti passaggi di carattere sindacale” si legge in una nota, “ nonché di altrettanto precise e rigidissime norme che ne disciplinano l’attuazione, vengono assunte nuove unità di lavoratori con la motivazione di far fronte a carenze di organico mentre contemporaneamente si lasciano senza lavoro, perché non vi sarebbe la copertura finanziaria, ben cinque lavoratrici che hanno operato per moltissimi anni all’interno dell’Ente e che erano già da tempo inseriti in processi di stabilizzazione. Senza tener conto del diniego alla contrattazione aziendale che vede a tutt’oggi i dipendenti di ruolo ancora senza l’approvazione del fondo produttività da cui attingere le somme necessarie per il pagamento degli obbligatori istituti contrattuali. Le assunzioni effettuate, inoltre, non rispondono neanche a criteri di economicità in quanto alcune avvengono attraverso la somministrazione di lavoro temporaneo con agenzie interinali che notoriamente costano alle casse comunali e quindi ai cittadini, circa il 30% in più della spesa complessiva, mentre altre attraverso il convenzionamento con enti locali del territorio a cui vanno non solo rimborsate le somme sostenute per gli stipendi ma anche l’indennizzo delle spese al dipendente individuato per recarsi dalla sede di regolare servizio al Comune di Civitella del Tronto”. Il sindacato parla di sperpero di denaro pubblico, a fronte poi delle norme sulla spending rewiev e sulle sofferenze genralizzate per le casse degli enti pubblici. “Allora ci si domanda perché spendere di più ed aggravare la sofferenza delle già esigue casse comunali”, si legge ancora, “ quando approvando il fondo produttività e ricollocando al lavoro le lavoratrici licenziate si potrebbero effettivamente coniugare economicità con efficienza ed efficacia del lavoro pubblico? A meno che la vicinanza dell’appuntamento elettorale non evidenzia già le differenti potenzialità in termini di voto del personale comunale e del personale precario licenziato rispetto a quello del nuovo personale assunto che evidentemente è più sostanzioso”.

 

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