La Destra si presenta a Pineto: i progetti per il futuro

pineto_destraPineto. Dopo la nomina a segretario comunale de La Destra di Pineto di qualche giorno fa, Barbara Di Vincenzo si è presentata alla stampa, sostenuta dalla presenza del segretario regionale del partito Luigi D’Eramo, del segretario provinciale Massimo Di Giacinto, del responsabile delle politiche della costa teramana Cristiano Villani e di alcuni dirigenti regionali.

La neosegretaria ha precisato che la decisione di accettare il ruolo che gli è stato proposto nasce dall’esigenza di provare a portare qualcosa di nuovo e di costruttivo in una cittadina come Pineto, vittima di un “perpetrato scempio da parte di chi in questi anni ha fatto il bello e cattivo tempo”.

“La responsabilità” si legge nella nota “ricade anche, e in buona parte, sulla mancanza di una vera opposizione che ha fatto sì che da anni ci fosse un monocolore chiamato, il cosiddetto ‘rosso Monticelli’. Le attenzioni de La Destra Pineto, dunque, saranno rivolte innanzitutto al territorio e al suo rilancio socio-culturale. Si smetterà di continuare a portare avanti la ‘cementificazione armonica’, con un intasamento di case, privilegiando la viabilità, il convogliamento delle acque, l’efficienza della rete fognaria e il lungomare. Le ormai poche zone verdi saranno incrementate, così come il polmone verde della pineta, ormai in stato di incuria da anni. Basta opere faraoniche, che vengono rese inutilizzabili e pericolose, come nell’ultimo alluvione e, le attenzioni saranno rivolte anche alle zone esterne al centro e alle frazioni. Altro punto cardine sarà il rilancio culturale e turistico della città. Non sono sufficienti i mercatini e i classici gruppi musicali etnici. Il teatro, la musica classica e folk, la danza moderna e classica non sono dei tabù, le risorse economiche ci sono, basta spenderle bene. La cultura deve essere un progetto organico e continuo. In sostanza il programma de La Destra verterà su Pineto non come risorsa per pochi, ma come patrimonio per tutti, non demagogia, non sfruttamento, ma valorizzazione e servizi per i cittadini”.

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