Tortoreto, legge sui garage abitabili: il consiglio esclude buona parte del territorio

Il consiglio comunale di Tortoreto dice no alla legge regionale sul recupero abitativo di cantine, scantinati e semi-interrati.

 

La contestata legge sui “garage abitabili”, così come è stata etichettata, trova un campo di applicazione decisamente limitato sul territorio di Tortoreto. Nella seduta consiliare di martedì, infatti, l’assise civica, in maniera unanime, ha delimitato in maniera netta il campo di applicazione della norma (in parte impugnata dal Governo) che in linea di principio va in deroga a tutti gli strumenti urbanistici vigenti e consente il recupero per fini abitativi di una serie di spazi e pertinenze delle abitazioni principali.

 

Il Comune di Tortoreto (una spinta in questa direzione era arrivata dal Movimento 5 Stelle, ma tutti i gruppi consiliari hanno trovato sintonia sulla linea da seguire) ha deciso di recepire la norma entro i 90 giorni dalla sua approvazione, ma ponendo dei limiti molto evidenti per la sua applicazione. Gli effetti della legge regionale 40, infatti, non potranno essere operativi su buona parte del territorio comunale. Il vincolo di non applicazione, infatti, riguarda la fascia compresa tra il lungomare e la pedecollinare, il centro storico e, ovviamente, le zone alluvionali ricomprese nel Pai (piano di assetto idrogeologico).

 

Nei vari interventi in consiglio, infatti, è stata manifestata una netta contrarietà alla norma, che sul piano teorico potrebbe poi stravolgere una serie di parametri urbanistici, amplificati da una località turistica. Il Comune, così come ha sottolineato il sindaco Domenico Piccioni, non poteva escludere tutto il territorio dall’ambito, perché così facendo correva il rischio poi andare incontro a dei ricorsi. La strategia è stata quella di limitarne il più possibile l’area di applicazione ed evitare poi brutte sorprese in una fase successiva.

 

 

 

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