Roseto, l’ex sindaco Pavone: “No tassa di soggiorno solo nella nostra città!”

L’ex sindaco Enio Pavone, oggi capogruppo del movimento d’opposizione “Avanti X Roseto” si schiera accanto agli operatori turistici locali che nei giorni scorsi hanno rotto il tavolo di confronto deciso dall’amministrazione comunale per discutere della tassa di soggiorno, provvedimento che sembra ormai certo a partire dal prossimo primo gennaio.

“Alla luce di questa ennesima presa di posizione da parte dell’amministrazione Ginoble-Di Girolamo”, sostiene Pavone, “che a essere onesti sa tanto di provocazione, vogliamo ribadire la nostra vicinanza alle associazioni di categoria che operano nel settore turistico. Esse rappresentano una fetta importante dell’economia rosetana e dell’intera fascia costiera. Confermiamo, nel caso si dovesse procedere all’adozione di questa tassa, che ci batteremo, con tutte le nostre forze, affinché sia fatto solo se contestualmente venga adottata in tutti i Comuni della costa teramana con un unico regolamento ed al solo scopo di fornire ulteriori risorse alla promozione turistica del territorio”.

La strategia adottata dall’attuale Giunta, secondo Pavone è solo quella di voler fare cassa. La tassa di soggiorno deve comunque garantire fondi da investire nel settore turistico. Ma bisogna coordinarsi con gli altri Enti e non procedere, in pratica, come cani sciolti.

“E’ necessario prendere una decisione di comune accordo tra tutti e sette i Comuni della costa teramana”, ammette il capogruppo di Avanti X Roseto, “mettere infatti la tassa di soggiorno solo ed esclusivamente a Roseto significa penalizzare fortemente il nostro turismo e tutta l’economia rosetana, un danno che la città non si può permettere e che rischia di pagare, già dalla prossima estate, in termini di presenze e di incassi”.

Pavone ha infine ricordato che anche la Regione appare scettica sull’istituzione della tassa di soggiorno e che sarebbe quindi opportuno, prima di prendere qualsiasi decisione, sedersi attorno un tavolo a cui dovranno partecipare i rappresentanti dei sette Comuni Teramani, della Provincia e della Regione.

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