Alba Adriatica, mancati rimborsi alluvione. Giovannelli: nessuna responsabilità del Comune

giovannelli_franchinoAlba Adriatica. Nessuna responsabilità del Comune (nè tanto meno dell’amministrazione civica che si è insediata solo nel 2008) per quanto concerne i moduli per il rimborso dei danni dell’alluvione.

La precisazione arriva dal sindaco di Alba Adriatica, Franchino Giovannelli, sulla polemica (con annesso avvio di azioni legali) scoppiata sul fatto dei mancati rimborsi dell’alluvione del 2007. Diversi gli elmenti sui quali focalizza le sue attenzioni il sindaco, a partire dalla diffida inviata da un privato. ” Chi diffida l’ente” spiega Giovannelli, ” ha presentato la sua domanda il 20 ottobre del 2007 su di un modello della Regione che aveva una sola finalità: individuare la stima dei danni subiti dai territori, per poi quantificare l’entità delle somme da chiedere al Governo per il ristoro. Cosa che viene specificata in calce allo stesso modello regionale, cosa che non impegnava la Regione e che l’erogazione del contributo sarebbe avvenuto successivamente, anche in base alle somme che sarebbero poi stanziate in un secondo momento, ossia dopo la nomina del commissario delegato per l’alluvione, avvenuta nel gennaio del 2008″. Quello che ribadisce il sindaco, relativamente alla vicenda, è che il Comune di Alba Adriatica (e comunque quelli degli enti alluvionati) era solo quello di ricevere le richieste per poi presentarle al dipartimento della Protezione Civile. ” Dipartimento” si legge ancora in una nota, ” che poi si è occupato di effettuare i sopralluoghi e di risarcire i danni a coloro che avevano fatto richiesta ed erano in regola. Il fatto che poi, dopo quasi cinque anni, si torni ad alimentare una polemica, stravolgendo e mistificando i fatti, sa tanto di campagna elettorale e che ha poco o nulla di verità”. Il sindaco ricorda che l’ente aveva come compito solo quello di raccogliere le domande. ” Si vogliono falsificare i fatti da parte del movimento politico Passione per Alba” aggiunge, ” attribuendo al Comune responsabilità inesistenti, invitando circa 200 cittadini ad aprire contenziosi, offrendo loro una fantomatica assistenza legale. Fare questo, significa speculare sul bisogni dei cittadini, con il solo scopo di future compiacenze elettorali. Se questo deve essere l’inizio della campagna elettorale, più che Passione per Alba sarà un tormentone per Alba”. L’ultima riflessione del sindaco, è di natura tecnica. ” Lo stato di emergenza” dice, ” che poi ha gestito anche la fase dei rimborsi, ” è terminato nel luglio del 2010 e con esso le funzioni del commissario delegato, per cui invitare i cittadinia reiterare le domande di risarcimento è una burla”.

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