Teramo, resa dei conti al congresso provinciale del Pd: la parola al voto

Continuità contro innovazione. Sarà una battaglia dura quella che vedrà domenica prossima, in occasione del prossimo congresso provinciale del Pd, contrapporsi nella sfida per la conquista della guida del partito il segretario uscente Gabriele Minosse e il volto nuovo Elvezio Zunica.

Un confronto che si svolgerà nella sede della federazione provinciale, in Corso De Michetti, dopo l’apertura alle 9 dell’assemblea con la presentazione delle due mozioni congressuali, prima di passare alle urne che resteranno aperte fino alle 20.

Una resa dei conti, dunque, dopo un lungo periodo di dibattiti e contrapposizioni che avevano visto affrontarsi, soprattutto mediaticamente, le due anime del partito su vari temi.

“Vogliamo ripartire, come abbiamo già fatto negli ultimi 5 mesi”, spiega Zunica, “dall’ascolto dei territori perché riteniamo fondamentale mettere in rete e fare sistema, riportando il Pd ad essere una comunità attiva, attraverso il confronto con quanti si erano allontanati. Bisogna ripartire dalla discussione dei temi, confrontarsi sulle idee e tornare a fare in modo che gli iscritti ai circoli si sentano davvero protagonisti”.

E non nascondendo le divisioni interne che hanno portato allo sfilacciamento del partito, Zunica sottolinea la necessità di prendere tutto il buono di quanto è stato già fatto, iniziando un nuovo percorso proprio da questo punto, per tornare tutti insieme a lavorare per un progetto comune dopo questo “alto momento di democrazia”.

Riprendere quanto era stato interrotto dalle varie tragedie che si sono susseguite sul territorio teramano, invece, è l’obiettivo del segretario uscente che parla di un “blocco dell’azione politica” dovuto ai vari eventi sismici e atmosferici che hanno messo in ginocchio l’intera provincia teramana.

“Sarà fondamentale tornare a lavorare sui circoli”, ha detto Minosse, “pensare alle elezioni e avere un legame più forte con i rappresentanti regionali per affrontare quei temi, come sanità, ambiente e lavoro, che determinano scelte fondamentali per tutto il territorio”.

E parla di una maggiore trasparenza che, nel bene e nel male, ha messo in evidenza quanto c’è sempre stato all’interno del partito, con la diversità di opinione delle varie correnti, rendendo pubblico quanto magari sarebbe stato più opportuno mantenere e risolvere dentro le mura di casa.

“Il borbottio c’è sempre stato”, conferma Minosse, “ma è necessario che nel Pd sia più chiaro il rispetto dei ruoli, anche nella comunicazione dove chi è deputato a parlare lo faccia tenendo conto della linea concordata all’interno del partito”.

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