Martinsicuro, accoglienza migranti: la posizione di Città Attiva

Migranti, problemi e strategie in una realtà molto composita come quella di Martinsicuro.

Nel ragionamento che ha preso forma nel corso delle ultime settimane sui richiedenti asilo politico (ieri poi i consiglieri del Pd hanno anche presentato una mozione per aderire allo Sprar) si innesta la presa di posizione del gruppo consiliare di Città Attiva che sul punto da delle precisazioni.

 

 

“Non ci sfiora l’idea di alimentare sterili diatribe su una questione come quella dei migranti richiedenti asilo”, si legge in una nota, ” che già di suo è fonte di facili strumentalizzazioni. Tuttavia, nel momento in cui il Sindaco sostiene che “il problema andrà gestito meglio rispetto al passato” dimostra scarsa conoscenza delle nostre azioni ed offre il fianco ad un modo davvero superato di amministrare.

 

Va ribadito che il problema si è manifestato per la prima volta nell’aprile del 2014, con i primi arrivi che avvenivano senza che ci fosse una informazione preventiva da parte degli organi preposti e che, da allora ad oggi, il numero dei richiedenti asilo ospitati nelle strutture private della nostra Città è sempre stato monitorato e tenuto sotto controllo. E questo non perché il fenomeno fosse meno invasivo o perché la nostra amministrazione fosse più fortunata, ma solo perché vi era un lavoro certosino di interlocuzione con la Prefettura e con l’associazione che gestiva tutti gli aspetti logistici”.

 

Abbiamo avuto modo di constatare che il modus operandi dell’attuale maggioranza la porta a credere che basta scrivere sui giornali le cose che si pensa di mettere in campo per ritenerle fatte: così purtroppo non è. Ricordiamo che negli ultimi tre anni più volte, ufficialmente e in forma scritta, si è invitata la Prefettura ad attivarsi al fine di tenere il più possibile contingentati questi ingressi a Martinsicuro. Questo tipo di approccio al problema ha fatto in modo che il numero di collocati nel nostro Comune non superasse mai una soglia media di 40 persone, con picchi di 70 per brevi periodi: oggi siamo quasi a 100. Nel frattempo abbiamo sempre tenuto vivi, operativi e costruttivi i rapporti col il GUS, attivando progetti, come si sta facendo anche in questo periodo, tesi ad utilizzare gli stranieri per lavori di pubblica utilità, nell’estate del 2015. Questi sono fatti, reali, concreti e documentabili.

 

Lo Sprar. “Se poi, con le sue dichiarazioni, il Sindaco vuole intendere che ci saremmo dovuti preoccupare di attivare uno SPRAR sul territorio, gli ricordiamo (perché probabilmente gli sarà sfuggito) che le quote fisse previste dal Governo in caso di attivazione di tale sistema sono state stabilite alla fine del 2016 e sono ancora in fase di definizione ulteriori incentivi. Non è sempre oro quello che luccica e per scoprirlo è necessario approfondire le questioni.

Non è simpatico constatare che chi ieri, dai banchi della minoranza, ci invitava a non far riferimento all’operato delle precedenti amministrazioni, oggi non perda occasione per contraddire il suo stesso pensiero e dire inesattezze”.

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