Roseto, Montepagano nei ‘Borghi Autentici’: PD difende Aloisi e amministrazione

Roseto. L’opposizione, in un articolo pubblicato sulla stampa locale ieri, ha stigmatizzato l’operato del consigliere comunale Simone Aloisi (nonché segretario cittadino del Pd), in merito all’associazione Borghi autentici. Secondo De Vincentiis e Marcone, rispettivamente presidente e consigliere comunale di Casa civica, Aloisi non avrebbe ottenuto alcun risultato come componente del direttivo regionale dell’associazione.

“La sindrome dell’ex – spiegano i democratici rosetani – che ha colpito Flaviano De Vincentiis, evidentemente, gli fa dimenticare il modus operandi di quanto è stato assessore ai Lavori pubblici e alla Manutenzione di questo Comune. Proprio lui parla di gestione familiare della politica, e proprio lui si arroga il diritto di dire che si lavora a uso e consumo di pochi a discapito di altri. Proprio lui”.

In meno di un anno l’adesione ai Borghi autentici ha prodotto, per il Comune di Roseto, un contributo di 140 mila euro a fronte di un canone annuo di adesione pari a 1.300 euro. Per il Partito Democratico rosetano “solo questo basta a giustificare l’operato del consigliere Aloisi, a differenza dell’operato dell’ex assessore Urbini che spese 1.300 euro senza ottenere nulla. Per quanto riguarda il consigliere Marcone è il caso di ricordargli che a differenza sua e del suo gruppo civico, che nulla hanno a che vedere con un partito ma che fanno solamente capo a un padrone che decide tutto, il Pd è un partito al cui interno ci si confronta, si discute e si lavora per le opportunità democratiche, come può essere un congresso provinciale”.

“Capiamo che a uno che è passato dal Movimento 5 stelle, cioè da un movimento padronale, a un altro movimento locale, sempre padronale, è difficile spiegare come funzionano le dinamiche democratiche di un partito”, conclude il PD rosetano.

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