Alba Adriatica, stazione ferroviaria. Pantoli (Pro-loco) scrive il sindaco e chiede un’assemblea pubblica

I cittadini che denunciano lo stato di degrado vengono considerati dal sindaco detrattori, che amplificano lo stato delle cose senza fare proposte.

 

E’ l’incipit di una sorta di lettera aperta che Renato Pantoli, presidente della Pro-Loco Città di Alba Adriatica ha scritto al sindaco, Tonia Piccioni, dopo le ultime esternazioni legate allo stato di degrado della za che ha come punto focale la stazione ferroviaria.

Una lettera nella quale Pantoli “che vive” la realtà dello scalo ferroviario, visto che la sede dell’associazione è proprio nella sede (anche con la recente apertura di un ostello) invita la Piccioni a fare delle riflessioni, con una punta critica e a convocare un’assemblea pubblica dinanzi alla stazione per dare dice, delle risposte.

 

La lettera

 

Signor sindaco: “C’è un tempo per parlare e un tempo per ascoltare”. Questo era un tempo per ascoltare, ascoltare i cittadini, unire la città e affrontare insieme la problematica sulla sicurezza.

Ci aspettavamo dichiarazioni diverse, sappiamo che sulla sicurezza i sindaci hanno dei limiti, ci aspettavamo proposte per coinvolgere le associazioni del quartiere, i commercianti e i cittadini, affinché  possano diventare primi attori del territorio e “collaboratori” con le loro segnalazioni e fiancheggiatori del lavoro dell’amministrazione e delle autorità preposte alla vigilanza.

Ci aspettavamo assemblee pubbliche “sul controllo del vicinato” come quelle organizzate nel comune di Nereto.

 

 

Se ci coinvolgeva, le avremmo detto che nessuno vuole amplificare lo stato del degrado in cui versa il Quartiere, le foto che girano sui social sono veramente niente rispetto alla reltà.

 

 

Chieda “se i problemi sono amplificati” ai genitori  che sono costretti ad accompagnare i propri figli direttamente sul binario per evitare le continue minacce di tossicodipendenti e spacciatori che albergano continuamente nella stazione, ragazzi che quando scendono dal treno sono minacciati, se non disposti a elargire una sigaretta o una richiesta di denaro.

Alba nord sta diventando un nuovo simbolo di una città in decadenza, i residenti ormai stanchi ma non tutti rassegnati e reclamano a voce alta il diritto a vivere questa zona, e chiedono di smettere con il diserbo di facciata e soprattutto di “nascondere la polvere sotto il tappeto” e noi a voce alta  ci associamo  al malumore dei cittadini, sperando di avere risposte non con la solita intervista o con il solito articoletto tampone, ma avendo la compiacenza di un colloquio diretto con chi vive in “barricata” per avere risposte celeri e atti concreti.

 

Da giorni c’è una maggiore vigilanza con una pattuglia fissa davanti alla stazione

Se questo è il risultato, se oggi c’è una maggiore sorveglianza, ringraziamo quei “detrattori” che postano foto del degrado sui social.

Senza con questo voler fare facile demagogia, anche se nei suoi interventi, nelle Sue Stanze e lontano dalla Piazza, non riconosce il nostro impegno attraverso il recupero della stazione Ferroviaria e l’apertura dell’Ostello,  sforzi tesi al tentativo di una riqualificazione urbana del quartiere, la Pro Loco città di Alba Adriatica vuole richiamare i cittadini e tutti quanti sono istituzionalmente investiti della tutela dell’ordine pubblico a moltiplicare i propri sforzi nel tentativo di riportare nel nostro paese ordine e legalità; in particolare a forze dell’ordine e amministrazioni locali si chiede di affrontare il tema della sicurezza con determinazione dando priorità al problema del degrado urbano e sociale di alcuni ben precisi settori del nostro territorio e che la sicurezza urbana rientra tra i diritti fondamentali di ogni cittadino e chi amministra la città deve difendere e proteggere i propri residenti.

La credibilità delle istituzioni passa attraverso la garanzia di città vivibile e sicura.

Aspettiamo, come risposta immediata, la convocazione di un’assemblea pubblica davanti alla stazione ferroviaria.

 

 

Impostazioni privacy