Civitella del Tronto, Tucci scrive a prefetto e funzione pubblica: verificate se sciogliere il consiglio comunale

Determine adottate prima delle delibere. Preventivi chiesti a voce. Proroghe di contratti che non potevano essere adottate.

 

Richieste di accessi agli atti non evase. E’ un dossier molto corposo quello che Stefano Tucci, consigliere comunale di minoranza al Comune di Civitella del Tronto, ha inviato al Prefetto di Teramo e all’ispettorato della funzione pubblica. Atti, date, documenti, delibere. Sono diversi gli esempi che Tucci pone alla base della sua iniziativa, attraverso alla quale chiede alle autorità coinvolte se esistono i presupposti per sciogliere il consiglio comunale per le violazioni di legge.

 

“L’amministrazione comunale di Civitella del Tronto è allo sbando”, scrive Tucci.Il mio è un grido di dolore rivolto alle autorità competenti al fine di intervenire in modo serio e determinato nell’interesse della pubblica amministrazione. A Civitella del Tronto si adottano determine prima delle delibere di giunta comunale o senza tener conto degli indirizzi politico-amministrativi già assegnati con il beneplacito dell’amministrazione.

Basito dall’utilizzo di questi “nuovi” metodi amministrativi (dei quale ho portato solo alcuni esempi) e particolarmente preoccupato per le attività successive che potranno essere messe in atto con le procedure post-sisma (gestione di milioni di euro), chiedo formalmente l’intervento dell’ispettorato per la funzione pubblica e della prefettura competente al fine di valutare, dopo attente e puntuali verifiche dell’operato dell’amministrazione, l’eventuale scioglimento del consiglio comunale ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 267/2000 per gravi e persistenti violazioni di legge”.

 

La lettera

 

Richiesta valutazione eventuale scioglimento del consiglio comunale

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