Zone Economiche Speciali: Abruzzo Civico chiede per Atri, Silvi, Pineto e Val Fino

Atri. Lunedì 25 settembre il Consiglio Regionale avvierà la discussione sulla attuazione nella nostra regione delle Zone Economiche Speciali, la misura contenuta all’interno del Decreto Sud, votato lo scorso 1 agosto dal Parlamento per rilanciare l’economia delle regioni meridionali.

“L’avvio della discussione in Consiglio Regionale è stata preceduta nelle scorse settimane dalla richiesta dei sindaci de L’Aquila, Avezzano, Atessa e Pratola di aderire alla Zes per rilanciare l’attrattività dei propri territori, soprattutto nell’ottica di salvaguardare le aree interne. Agli inizi di Agosto il nostro Movimento Civico ha scritto una lettera al Sindaco di Atri al Presidente della Regione, al Presidente della Provincia, e al Presidente di Confindustria Teramo per promuovere un’azione sinergica a favore del nostro comune e di tutto il comprensorio della Val Fino, chiedendo l’avvio di una discussione sulla opportunità di includere Atri nella Zes abruzzese.  Attraverso l’ampliamento dell’incentivo del credito di imposta destinato alle regioni del Meridione, con l’attuazione di una Zona Economica Speciale si concede alle imprese che scelgono di investire in un determinato territorio un regime fiscale agevolato”.

Lo ha dichiarato il coordinatore di Abruzzo Civico Atri, Paolo Basilico, precisando che “il Decreto Sud, inoltre, ha previsto anche dei finanziamenti per gli imprenditori under 35, una opportunità straordinaria per il nostro territorio, che sta vivendo un pericoloso spopolamento, e che potrebbe rilanciare le aspirazioni dei giovani atriani a promuovere attività autonome.  Noi siamo convinti che queste misure possono contribuire a ridare slancio e sostegno città come Atri, Pineto, Silvi e a tutto il comprensorio della Val Fino”.

Abruzzo Civico Atri lancia quindi a tutti i Consiglieri Regionali eletti nella provincia di Teramo un appello: “perché facciano valere anche le ragioni del nostro territorio in sede di discussione delle proposte progettuali.  C’è l’urgenza, infatti, di ridare slancio ad un modello di impresa e di territorio che sono ormai al collasso, e abbiamo il timore fondato che l’Amministrazione comunale di Atri non abbia colto la portata innovativa di queste misure”.

“Il Decreto Sud contiene molti elementi positivi. Se la provincia di Teramo, Atri e la Val Fino non faranno sentire la propria voce sarà una sconfitta politica di enormi proporzioni per il nostro comprensorio, da troppi anni ai margini della discussione politica abruzzese e teramana”, conclude Paolo Basilico.

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