Val Vibrata con Ascoli? A Sant’Egidio pensano ad un sondaggio

angelini_randoSant’Egidio alla Vibrata. Il futuro della Provincia di Teramo è sempre più appeso ad un filo e c’è chi in Val Vibrata pensa anche a lanciare un sondaggio per conoscere l’opinione dei cittadini.

E’ il caso del Comune di Sant’Egidio alla Vibrata. Il sindaco Rando Angelini, infatti, ha diffuso una nota sviluppando alcuni concetti sulla tematica. “ La spending rewiev”, si legge, “  andrebbe sì a ridurre i costi della pubblica amministrazione tali scelte possono ripercuotersi sulle identità e sulle tradizioni di un paese. Torna in auge, a tal proposito, l’idea che anni fa proponeva la Val Vibrata come provincia ascolana. Stanno infatti nascendo numerosi comitati-associazioni ad hoc per la salvaguardia delle proprie identità e, per il mai sopito, pensiero di unione. La vallata della Val Vibrata, situata ai confini con la Regione Marche, ha da sempre con essa, convissuto, comunicato e interagito. Questo non solo per una vicinanza territoriale  – Ascoli Piceno dista solo 14 km mentre L’Aquila addirittura 100 –  ma anche per quel che riguarda scuole, servizi, rapporti sociali ed economici che sono da sempre stretti e collegati alla provincia di Ascoli. L’Amministrazione Comunale di Sant’Egidio alla Vibrata guarda con grande attenzione agli sviluppi del Legislatore e raccoglie l’idea di un possibile coinvolgimento del nostro territorio nel Piceno. Ad oggi l’ipotesi è tangibile e concreta sia a livello amministrativo che territoriale, ma se essa sia utopica o meno, lecita e realistica,  bisognerà valutarlo con gli abitanti dei Comuni della vallata vibratiana. E’ volontà dell’Amministrazione comunale indire un sondaggio con il quale si misurerà realmente qual è  l’intenzione e l’opinione dei cittadini su tale argomento, per poi valutarne le scelte.  “ Allo stato attuale, al di là delle considerazioni esposte”, spiega il Sindaco Rando Angelini, “ sono comunque al fianco del Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e al Presidente della Provincia Valter Catarra a difesa della provincia teramana”.

 

 

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