Piomba-Fino: figlio del sindaco di Castilenti, fratello di un assessore di Atri ed ex assessore di Silvi nel nuovo Cda

verrocchio_robertAtri. Il figlio del sindaco di Castilenti, il fratello di un assessore atriano ed un ex assessore di Silvi. Tutti nel nuovo consiglio di amministrazione del consorzio Piomba Fino. L’ente, preposto alla gestione dei rifiuti per i Comuni di Atri, Silvi, Pineto, Montefino, Castilenti, Arsita, Castiglione Messer Raimondo e Bisenti, era momentaneamente “affidato” al sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, dopo le dimissioni in blocco del precedente CdA.

I tre finiti nell’occhio del ciclone sono Pier Gianni Cilli, figlio del sindaco di Castilenti, Guerino Cilli, Alessandro Italiani, fratello dell’assessore all’ambiente del Comune di Atri, Umberto, e Alessandro Valleriani, l’ex assessore-cittadino di Silvi, Gaetano Vallescura, e poi sacrificato in un rimpasto di Giunta.

“L’avvenuta nomina non è stata seguita da alcuna pubblicità. Nessun avviso – ha spiegato il segretario provinciale del Pd Teramo Robert Verrocchio, segretario provinciale del Pd – è stato ancora pubblicato sul Web, né sul sito del consorzio né su quello dei Comuni consorziarti così come non vi è traccia del bando per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione pubblicato il 29 giugno scorso e scaduto il 18 luglio”. Domani potrebbero essere resi noti ufficialmente i nomi dei componenti e Verrocchio spara a zero contro il centrodestra: “non venissero a dire che i consiglieri non percepiscono indennità, perché è ancora pendente un contenzioso aperto dal vecchio Cda che ha inoltrato un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento”. Per questo, oltre alla condanna politica, il segretario provinciale dei Democratici  si è scagliato contro questa logica parentale, o meglio familiare, chiedendo le dimissioni del nuovo CdA e dei sindaci dei tre comuni coinvolti.
“Questi sono i metodi del centrodestra, e sono qualcosa di vergognoso – ha aggiunto Verrocchio – tutto viene fatto in famiglia oppure per sistemare un ex assessore il cui compito non era stato chiaro neanche al sindaco Vallescura il giorno in cui aveva deciso la sua nomina (il riferimento è all’ex assessore di Silvi, Valeriani). Invece di pensare ai problemi del consorzio, il centrodestra si preoccupa di sistemare i propri familiari. È un modo di fare che aumenta, in questo caso purtroppo giustamente, il sentimento dell’antipolitica nei cittadini. Tutto questo mentre il Pd chiede di aprire alla trasparenza le società pubbliche, come ha fatto per il Ruzzo e mentre il sindaco di Teramo Brucchi lo accusa di populismo”.

 

Intanto Luciano Monticelli, sindaco di Pineto, annuncia l’uscita dal Consorzio Piomba-Fino. Leggi qui.

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