Roseto, impianto biogas a Montepagano? nasce comitato per il no

montepaganoRoseto. Torna a far discutere il progetto di realizzare un impianto biogas a contrada Giardino nelle vicinanze del centro storico di Montepano a Roseto, dopo la secca smentita della società Ngr Bio 3 srl. Nella serata di ieri il PD di Roseto ha incontrato i cittadini della frazione per informarli e sensibilizzarli sulla vicenda che vedrebbe.

All’incontro, che si è svolto presso la sala Polifunzionale di Montepagno, ha partecipato un pubblico numeroso, attento soprattutto a comprendere una vicenda che presenta dei contorni ancora tutti da chiarire e, riguardo ai quali, l’amministrazione comunale ancora inspiegabilmente non si è espressa.
Erano presenti Massimo Felicioni, Segretario del Partito Democratico di Roseto, Simone Aloisi, Segretario del Pd Giovani (moderatore dell’incontro),  Marco Angelini, Presidente del Circolo Roseto Centro, che ha parlato dei rischi che si corrono dal punto di ambientale per l’installazione di un impianto di biogas, spiegando tra le altre cose, la differenza tra impianto biogas e impianto biomasse (nella richiesta di autorizzazione si usano tutti e due i termini).
Inoltre, hanno partecipato anche l’ex sindaco di Roseto Franco Di Bonaventura, l’ex assessore alla Cultura Sabatino Di Girolamo, che ha ripercorso le tappe della donazione a scopi benefici dei terreni da parte della Signora Teresa Forti alla Chiesa Santa Maria Assunta di Roseto (negli anni ’30, Santa Filomena), sottolineando come avesse avuto difficoltà nel reperire informazioni negli uffici comunali. Nei prossimi giorni l’ex assessore all’Urbanistica, Enzo Frattari, sulla vicenda presenterà un’interrogazione.
Come hanno fatto emergere i vertici del Pd rosetano, la vicenda non è affatto chiara. I terreni di proprietà della Curia di Teramo sono stati venduti alla società Ngr Bio 3 srl ad un prezzo di 500mila, mentre per il progetto si parlerebbe di un investimento che supera i cinque milioni di euro. Ma nei giorni scorsi la società di Corropoli, attraverso un comunicato stampa , smentisce di voler realizzare un impianto di biogas, affermando di non aver acquistato i terreni.
“A questo punto, è doveroso far luce su tutta la questione e l’amministrazione di Roseto – scrive in una nota il Pd – non può esimersi dal farlo, dopo che in campagna elettorale ha parlato di “palazzo di vetro”, “palazzo trasparente” per i cittadini. Perché il caso non è all’ordine dei giorno del consiglio di quartiere che si riunirà a Montepagano, proprio questa sera? E’ sulla mancanza di trasparenza che si gioca la partita della “democrazia partecipata”? Ci auguriamo che sia solo il frutto di una distrazione”.
Al termine dell’incontro, raccogliendo le varie istanze dei cittadini presenti in sala, il Pd di Roseto ha deciso di costituire un comitato per dire un secco “no” alla costruzione dell’impianto di Biogas, evidenziando che la “battaglia” per l’ambiente, non avrà colore politico. All’iniziativa ha già aderito la Federazione della Sinistra rosetana, attraverso il suo portavoce, Marco Borgatti, che ha commentato: “realizzare un impianto del genere , in prossimità dell’antico borgo di Montepagano vuol dire minacciare le coltivazioni e la salute dei residenti, non solo della frazione ma dell’intera città di Roseto. Ma quel che vogliamo denunciare pubblicamente è l’assoluto caos e disinformazione su questa vicenda. Abbiamo fatto formale richiesta al Comune di tutti gli incartamenti ma al momento non c’è risposta e mancano documenti per valutare la situazione. Urge chiarezza per capire la reale portata di questo rischio, urge avere la documentazione ufficiale del caso per poter studiare tutte le contromosse necessarie per impedire la realizzazione di questo impianto e quindi lanciamo un appello alla giunta comunale per fornire al più presto tutti i dati necessari dando così modo di elaborare ricorsi o osservazioni contrarie alla realizzazione. Inoltre non capiamo – conclude Borgatti – la posizione della società che di fatto ha smentito a mezzo stampa di voler  realizzare una centrale di Biogas ma che comunque in passato ha presentato una richiesta. Le lotte per l’ambiente e la salute dei cittadini sono questioni serie e devono essere vagliate carte alla mano. Ribadiamo l’appello al Comune per avere la documentazione per poter agire nei fatti contro questo pericolo e non solo a parole e chiediamo all’azienda di dimostrare quanto detto nel suo comunicato, ovvero di non voler realizzare la centrale,  mandando formale rinuncia all’amministrazione comunale”.

 

 

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