Nereto, approvato il rendiconto. Di Felice: atti alla Corte dei Conti

Nereto. In aula alla presenza dei soli componenti della maggioranza (unica presenza tra gli oppositori del consigliere Piero Di Felice) vengono approvati il rendiconto 2016 e il Dup triennale.

 

Il passaggio consiliare, in ogni caso, lascia insoluti alcuni dei dubbi avanzati dall’ex vicesindaco Piero Di Felice (Direzione Futuro), che ha già annunciato l’invio degli atti agli organi superiori, ossia la Corte dei Conti.

” A tutt’oggi”, scrive Di Felice in una nota, ” ancora non riesco a comprendere su quali basi la Prefettura di Teramo, lo scorso mese di maggio, ha diffidato il consiglio comunale ad approvare il rendiconto, visto che all’epoca nemmeno la giunta lo aveva licenziato”.

Lo stesso Di Felice, in aula, ha ricordato al sindaco il contenuto di un’intervista dello scorso 30 aprile, nella quale si parlava di approvazione della giunta del rendiconto 2016, ma operazione che nella sostanza ancora non era stata perfezionata.

 

Il rendiconto 2016 del Comune di Nereto, concretamente, chiude un anno travagliato (sono le parole di Di Felice, iniziato con la tanto discussa delibera n.52 del 30 aprile, poi revocata.

 

” L’assessore al bilancio Maurizio Corini”, prosegue,  “ha dichiarato che lo stesso rendiconto chiude un 2016 con un avanzo di amministrazione pari ad euro 22.344,68. Ma approfondimenti documentali effettuati dal sottoscritto evidenzierebbero, al contrario, che, se il rendiconto 2016 fosse stato correttamente formulato, doveva chiudere con un disavanzo di amministrazione pari ad euro – 181.000,00 circa.

Pertanto, di fronte a certi dati e per le opportune verifiche del caso, è ovvio che devo inviare gli atti agli organi di controllo superiori quali, ad esempio, la Corte dei Conti”.

Critiche piovono anche sul Documento unico di programmazione 2018-2020.

 

” Documento che presenta evidenti criticità poiché è un semplice copia e incolla documento precedente. Infatti, tranne che per il titolo, all’interno riporta gli stessi dati del 2017, per il programma delle assunzioni, e per la programmazione delle opere pubbliche quanto per il mancato aggiornamento della pianta organica che vede ancora riportato l’elenco dei vecchi responsabili. Infatti, sul DUP 2018/2020, ancora non trova menzione la tanto discussa metodologia di inserimento di Francesca Lucantoni, che ha poi visto la creazione di una nuova area oggi in essere, quella dei tributi e del suo nuovo responsabile”.

 

 

 

 

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