Università di Teramo: l’ordine degli architetti chiede di partecipare al tavolo di confronto

universita_teramoTeramo. Con una nota inviata al Rettore dell’Università Rita Tranquilli Leali e al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo chiede di sedere al tavolo di confronto sul futuro dell’ateneo teramano.

“L’attuale Consiglio dell’Ordine” specificano gli architetti “ha rappresentato, fin dal suo insediamento, l’interesse a collaborare con l’Università in iniziative sui temi relativi alla salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e del territorio, al turismo, agli aspetti giuridici e amministrativi dell’urbanistica e della pianificazione territoriale. Il nostro Ordine professionale” continua la nota “rappresenta figure tecniche quali l’architetto, il pianificatore, il paesaggista e il conservatore dei beni culturali, direttamente interessate alle tematiche affrontate dai vari corsi di laurea, master, dottorati e corsi di formazione e perfezionamento organizzati dalle diverse facoltà dell’ateneo teramano”.

“Negli ultimi due anni” evidenzia il presidente dell’ordine Giustino Vallese “il Consiglio dell’Ordine, per favorire la partecipazione dei propri iscritti alle attività dell’Università di Teramo, ha deliberato l’istituzione di una borsa di studio relativa al Master Geslopan, ed ha coinvolto, attraverso l’organizzazione di convegni, workshop e incontri tematici, docenti dell’ateneo teramano, riservandosi ulteriori future iniziative volte a rafforzare il rapporto tra Università e Ordine professionale, nell’ottica di una collaborazione utile sia agli studenti che ai professionisti”. L’invito, dunque, è quello di coinvolgere anche gli altri Ordini professionali della Provincia che, secondo gli Architetti “potrebbero giovarsi della collaborazione dell’Università di Teramo, nell’ottica di una formazione permanente sempre più necessaria (e in alcuni casi obbligatoria) per la crescita professionale degli iscritti, creando un circolo virtuoso di scambi culturali tra mondo del lavoro e mondo accademico, con sicure ricadute positive su tutto il territorio”.

Impostazioni privacy