Teramo, è morto l’onorevole Alberto Aiardi

aiardiTeramo. Dopo Antonio Tancredi, Teramo perde un altro esponente del gotha politico. E’ morto questa notte all’ospedale Mazzini di Teramo dove era ricoverato, l’onorevole Alberto Aiardi, uno dei pilastri della Democrazia Cristiana abruzzese. Nato nel 1935 a Pistoia, era teramano ed abruzzese di adozione. Amministratore comunale a Teramo, poi parlamentare per cinque legislature consecutive (dal 1972 al 1992) alla Camera dei Deputati, più volte Sottosegretario al Bilancio e Programmazione economica (Governi Craxi I e II, Fanfani V e VI), é stato un politico accorto e di grande carisma, cultore di temi economici e valente saggista, profondamente impegnato anche sui problemi dell’emigrazione, ricoprendo per molti anni l’incarico di vice Presidente nazionale dell’Anfe, l’associazione per le famiglie degli emigrati.

Aiardi lascia una grande eredità alla storia politica abruzzese, avendo egli arricchito la cultura della nostra,regione con numerose pubblicazioni e saggi sull’Abruzzo nel secondo dopoguerra, essenziali per chiunque voglia conoscere a fondo la storia regionale, in campo economico e sociale. Rilevante il suo contributo, in Parlamento e nelle istituzioni, per la crescita e lo sviluppo dell’Abruzzo e, particolarmente, del territorio teramano. I funerali si terranno domani alle 16 al Duomo di Teramo.

 

Il cordoglio di Maurizio Brucchi, sindaco di Teramo. “La scomparsa dell’On. Alberto Aiardi è fonte di grande dispiacere. Il nostro territorio perde un uomo dalla competenza e dall’esperienza riverberatesi in altissimo spessore politico e culturale. La passione per lo studio e la conoscenza con cui l’On. Aiardi ha animato l’intera sua vita, si sono coniugate con un profilo politico dal quale è emersa una indiscussa attenzione per il territorio, tradotta in un lavorio quotidiano e instancabile. La grande e irripetibile esperienza della Democrazia Cristina, per mezzo della quale la nostra città si è sviluppata e proiettata verso un benessere diffuso goduto per decenni, ha visto in Alberto Aiardi un protagonista. E la sua conoscenza dei processi economici, delle sfumature politiche, delle dimensioni sociali e culturali, lo hanno posto in primo piano nella riflessione che su tali tematiche si è sviluppata nel Paese. Punto di riferimento, Aiardi si è contraddistinto nelle aule parlamentari per la sua autorevolezza, per la non comune conoscenza di norme e procedimenti, per la costante e disinteressata disponibilità. Grazie all’attività parlamentare, egli ha recitato un ruolo di primissimo piano per far crescere la nostra città, trasferendo nei luoghi di rappresentanza delle massime istituzioni nazionali, le istanze del territorio. Scompare un altro protagonista della storia politica degli ultimi decenni, lasciando in tutti noi una eredità che si sostanzia sull’esempio della sua applicazione, dellasua determinazione e della mai stanca disposizione all’ascolto, al suggerimento, alla gratuita disponibilità del proprio sapere e delle proprie qualità. Alla consorte e ai familiari dell’On. Albero Aiardi, il mio più caro e affettuoso abbraccio”.

 

Il ricordo di Ruffini. “Il mio ricordo dell’onorevole Aiardi è quello di un uomo colto, intellettualmente preparato, accorto ed attento alle vicende del suo territorio. Di lui mi ha colpito il modo di interpretare la politica: ovvero il suo fare garbato, sempre lontano dalle polemiche e disponibile al confronto. Aveva sempre uno approcio sereno ai problemi ed in lui prevaleva l’ottimismo e la serenità piuttosto che il tigno politico e l’astio nei confronti degli avversari politici. Aiardi era un vero democratico con il quale era difficile fare polemica politica perché dimostrava sempre grande apertura e voglia di confrontarsi per risolvere ogni problema. La sua carriera politica, è stato quattro volte sottosegretario in altrettanti governi, dimostra la sua capacità di essere al servizio del cittadino e della politica concreta. Da Presidente della Provincia di Teramo ricordo che feci il suo nome come Presidente del Consorzio Ceramico di Castelli. E fu grazie a lui che riuscimmo a rilanciare la grande tradizione ceramica e maiolica di Castelli che in quegli anni attraversava un periodo difficile. Notevole fu anche il suo apporto allo sviluppo economico della nostra Provincia: il finanziamento del 1 lotto della San Nicolò-Garrufo fu un’idea di Aiardi. Come importante è sempre stato il suo apporto al mondo culturale grazie alle sue pubblicazioni sugli aspetti economico-sociali della Provincia teramana negli anni del 900. Aiardi resta un formidabile esempio di servitore dello Stato, un politico attento e corretto,  un uomo di grande cultura che tanto ha fatto per la nostra Provincia. La sua scomparsa non può che addolorarci tutti e dopo la morte dell’onorevole Tancredi Antonio, lascia un ulteriore vuoto per i cittadini e per la classe politica teramana che vedeva in questi grandi personaggi un punto di riferimento”.

 

 


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