Progresso Giuliese: la casta dell’ex Pci ha commissariato il Comune di Giulianova

comune-di-giulianovaGiulianova. “La nomenclatura del PD (la stessa del vecchio PCI) ha commissariato il Comune di Giulianova, (e Mastromauro, altro che indietro non si torna!) nominando due “azzecca-garbugli” per la loro presunta capacità di sottrarre l’amministrazione comunale dai guai derivanti dalla loro incapacità e cattiva gestione economica  e finanziaria”.

Lo ha scritto in una nota il gruppo consiliare Progresso Giuliese (composto da Ciafardoni, Francioni e Maddaloni), aggiungendo che  “per fare ciò hanno modificato a loro comodo l’organizzazione funzionale del Comune in maniera irrazionale (basti dire che pur aumentando il numero dei dirigenti, viene creato un mega settore urbanistica-lavori pubblici assorbente quindi gran parte delle competenze più “pesanti” e proprie del comune con un solo dirigente). Il classico esempio di come le esigenze politiche della casta prevalgono su quelle funzionali dell’ente. Mentre nello scorso settembre veniva sbandierato l’imminente dissesto finanziario per giustificare la vendita della farmacia comunale, oggi scopriamo un avanzo di bilancio di 3.395.000 euro. Ma dal cilindro degli“ azzecca-garbugli“ non è uscito alcun coniglio! I cittadini devono sapere che sono stati impiegati in bilancio somme accantonate tramite le alienazioni del patrimonio dei cittadini di Giulianova (Pioppeto, scuola elementare Acquaviva e altri terreni) per pagare la dissennata politica di occupazione di suoli privati intrapresa negli anni ’70”.
Per Progresso Giuliese è “troppo facile gestire la cosa pubblica in questa maniera, qualsiasi cittadino era capace di prendere le somme accantonate per ripianare la spesa corrente. Quando saranno emesse le sentenze e bisognerà pagare cosa avverrà ? Andremo nelle case degli azzecca-garbugli e del sindaco a chiedre di pagare loro, in quanto, fautori di questa manovra di alta scuola finanziaria?” Il gruppo composto da Ciafardoni, Francioni e Maddaloni conclude affermando che “non si era mai vista una amministrazione così inconsistente e sprovveduta, messa sotto tutela dagli esponenti del vecchio Pci che dopo quaranta anni dettano la linea anche nel PD. La nota penosa è l’appoggio a tale politica da parte di quelli che furono i principali avversari nelle scorse elezioni Ciccocelli, Cameli, Di Carlo e l’UDC”.

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