Soddisfazione per quanto il Governo regionale sta facendo mostrando attenzione per le chiese del territorio regionale danneggiate dal sisma.
Il gruppo Per il Pd, infatti, plaude la pubblicazione del primo elenco di interventi per la ricostruzione, il miglioramento e l’adeguamento di 28 chiese abruzzesi danneggiate dal terremoto, della scorsa settimana, con importo lavori fino a 300 mila euro. Ma esprime stupore per le polemiche a riguardo delle critiche sterili che il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, avrebbe fatto nei confronti del consigliere regionale Luciano Monticelli, riguardante il duomo di Atri.
La chiesa principale della città ducale di prossima riapertura, infatti, rientra nell’elenco di 16 edifici destinati, in questa prima fase, a ricevere finanziamenti.
“Questi risultati”, si legge nella nota, “sono la sintesi del buon lavoro tra autorità ecclesiastiche, Comuni e Regione e non possono e non devono essere inficiati da sterili polemiche politiche e personalistiche che nulla hanno a che fare con il bene della nostra collettività e la salvaguardia del nostro patrimonio religioso e culturale. Da parte nostra, non perderemo occasione per sollecitare il Governo Regionale a dare risposte immediate anche a quelle Comunità che sono rimaste fuori da questo primo elenco, a partire da quelle delle aree interne, e per sollecitare il pieno ripristino di tutto il patrimonio culturale danneggiato dal sisma”.
Oltre alla cattedrale di Atri, hanno ricevuto finanziamenti anche le chiese di San Pietro in Col Pagano di Civitella del Tronto, S. Cipriano di Colonnella, San Paolo Apostolo di Colledara, Trasfigurazione di Cortino, S.Andrea Apostolo di Cortino, San Paolo Apostolo di Torricella Sicura, San Donato Martire di Castiglione Messer Raimondo, San Pietro e Paolo di Fano Adriano, Santissima Annunziata di Teramo, S. Leonardo di Rocca Santa Maria, S. Michele Arcangelo di Tossicia, Chiesa di San Massimo di Isola del Gran Sasso, la Chiesa della Madonna delle Grazie di Torano, la Chiesa di San Vito di Valle Castellana e Santa Margherita di Melegnano di Atri.
