Il nuovo corso dell’ospedale di Sant’Omero: lettera aperta del sindaco Pompizi

ospedale_sant_omero_mediumSant’Omero. La sanità in Val Vibrata, prima croce ora delizia. E’ questo lo spaccato che propone Alberto Pompizi, sindaco di Sant’Omero e presidente dell’Unione dei Comuni, che in una lettera aperta spiega, dal suo osservatorio, come sta cambiando l’ospedale Val Vibrata. Un cambiamento in meglio secondo il sindaco, alla luce delle novità introdotte dalla direzione generale della Asl.

 

La lettera

“Vedere la struttura ospedaliera tornare alla sua massima potenza è per noi vibratiani motivo di grande
soddisfazione e di orgoglio. Lo  sforzo che l’attuale dirigenza sta compiendo è ben allineato a presidio ospedaliero  pronto a recepire le giuste migliorie strutturali e tecnologiche. Lo stesso personale medico ed infermieristico/ tecnico è fortemente motivato e con grande sacrificio aspetta i rinforzi (già programmati e in via di ulteriore programmazione) per vedere di giorno in giorno diminuire le lunghe attese per esami diagnostici o per interventi programmati. Ormai tutti i reparti stanno  cercando di raggiungere gli splendidi risultati ottenuti dal reparto di ortopedia del prof. Calvisi.
Cresce con notevole slancio il Reparto Ostetrico grazie anche alla sua dirigenza ( Prof. Patacchioli) ed al parto indolore (unico in Abruzzo e praticato solo ad Ancona). Ed il motore dell’Ospedale, cioè il Reparto di Chirurgia in poco tempo ha raggiunto livelli
insperati (ad oggi oltre 400 interventi), mentre l’Endoscopia digestiva e la piccola chirurgia ha prenotazioni a 15
giorni, mentre per una visita ambulatoriale chirurgica bisogna attendere in media una settimana.
E il tutto con due o tre medici titolari che affiancano il Dott. Gizzonio o il Prof. Petroletti, e seguiti da
un gruppo di giovani medici tirocinanti di grande bravura. Ma anche in questo reparto si è in attesa di rafforzare l’equipe operatoria per poter ulteriormente sconfiggere la mobilità passiva. 
Per tale motivo e per vincere lo spauracchio della mobilità passiva di ben 70 milioni di euro l’anno è bene che si vada a breve a rafforzare il personale che per anni è stato drenato e spedito in altri reparti degli ospedali teramani.
Tutto questo sono sicuro che non accadrà mai più e penso che le battaglie da me e dalla Val Vibrata svolte in epoche recenti servano a far capire alla “politica”  che non ci sono più “VACCHE GRASSE” da mungere ma risorse da recuperare ed utilizzare nei territori che li producono e la Val Vibrata produce annualmente oltre il 40% del reddito lordo dell’intera provincia teramana e quindi merita ancora maggiore attenzione e potenziamento di strutture sanitarie lasciate al loro destino da oltre 10 anni. Ed è inutile ricordare di chi sono state le responsabilità.
Oggi è cambiato positivamente e lo vediamo giorno per giorno e per questo ringraziamo questo Direttore Generale ed il suo staff e lo sproniamo a continuare in questo sforzo immane ma entusiasmante”.

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