Teramo, tutti in piazza per le vittime dell’attentato di Brindisi

teramoxbrindisiAnche Teramo ha partecipato alla solidarietà per le vittime dell’attentato di Brindisi.

Sabato pomeriggio in piazza Martiri si è svolto un sit-in al quale hanno partecipato i rappresentanti del Pd teramano e provinciale, insieme ai Giovani Democratici, l’Udu, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Teramo Nostra e Csu. Nel corso del sit-in è stato esposto uno striscione con la scitta “Non ci fermerete”, e il presidente provinciale dei Giovani Democratici Matteo Sabini ha letto un brano dell’elogio funebre che il giudice Antonino Caponnetto declamò in occasione del funerale di Paolo Borsellino, un testo di condanna e di ribellione a tutte le mafie e a tutti i terrorismi. I rappresentanti delle varie sigle hanno anche voluto rispettare un minuto di silenzio in ricordo di Melissa Bassi, la sedicenne rimasta uccisa nell’attentato.

“Un gesto orribile, da condannare in ogni forma”, ha commentato Matteo Sabini. “Non si può morire andando a scuola – ha proseguito – Negli zaini si mettono i libri, i sogni e le speranze di una generazione, non le bombe. Occorre l’aiuto di tutti per risvegliare le coscienze, un aiuto che non ha colore politico ma un solo obiettivo, quello di proteggere il nostro paese e le sue istituzioni democratiche”. “Un attacco vile e senza precedenti alla democrazia, allo Stato, a tutti cittadini e le cittadine -ha commentato Monia Flammini dell’Udu – Non si può morire a 16 anni di mafia o di terrorismo mentre si va a scuola”.

“Quello che accaduto è stato un gesto barbaro, tanto peggiore perché fatto contro una scuola, un istituto a prevalenza femminile – ha commentato il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio – La condanna è assoluta ed è stata forte, ma la reazione della societa civile deve esserlo ancora di più, indipendentemente da quale sarà la matrice dell’attentato che verrà appurata. Quanto avvenuto non è un semplice gatto di cronaca, ma un attacco in piena regola contro i nostri valori più cari”.

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