Martinsicuro, la polizza Spassopoli: tra stoccate e reali utilizzi. La replica

Martinsicuro. Attorno all’incasso della garanzia assicurativa per l’affaire Spassopoli, nelle ultime settimane, si è accesa una disputa che poi è sconfinata, inevitabilmente, su questioni di natura elettorale e politica.

 

Tra accuse, meriti reali e presunti, e vero utilizzo della somma incassata dal Comune di Martinsicuro per le opere mai realizzati nell’area di Villa Rosa, le prese di posizione si sono rincorse.

 

Una precisazione arriva dall’amministrazione comunale, oramai agli ultimi giorni di mandato, guidata dal sindaco Paolo Camaioni. Che fa luce nuovamente sulla vicenda. Non risparmia stoccate ai competitor della campagna elettorale e chiarisce anche l’aspetto sull’effettivo utilizzo dell’entrata fuori bilancio, dopo che sulla questione aveva preso posizione anche l’ex amministratore della società Spassopoli.

 

La nota

 

“Davvero stucchevole la sequenza di dichiarazioni e rivendicazione di meriti”, scrive l’esecutivo guidato da Paolo Camaioni,  “sulla somma di 1,3 milioni di euro che il nostro Comune ha incassato in seguito al buon esito della causa di risarcimento relativa alla polizza assicurativa della società Spassopoli.

Dopo le prevedibili e scontate uscite dei due candidati sindaci del Centro Destra e del PD, ad arricchire il manifesto di pensieri in libertà sulla vicenda, sono arrivate anche le curiose teorie di uno degli amministratori della società fallita all’epoca.

 

Nei cinque anni di amministrazione Camaioni ogni opera, che si è messa in cantiere, ha visto la sottoscrizione delle polizze fideiussorie, quindi adesso che si voglia far passare come un evento straordinario una cosa del tutto ordinaria ci sembra alquanto singolare, ma pazienza.

Appare altrettanto singolare che questa richiesta di riconoscimento di meriti venga da una candidata Sindaca che all’interno dell’attuale lista ha alcuni componenti dell’allora amministrazione di centrosinistra, Paci e Antonini, che maggiormente osteggiarono la realizzazione di quell’opera, tanto che si arrivò all’uscita dalla maggioranza causandone il blocco e mettendo in campo ogni azione utile affinché la struttura non vedesse la luce così come prevista dai progetti.

Sicuramente la prima azione difensiva in tal senso risale proprio all’epoca in cui il fallimento della società e di tutto il suo progetto di rivitalizzazione di un’area importante della nostra città venne a concretizzarsi, e anche fino a qui non si rileva nulla di straordinario.

 

Detto questo, è appena il caso di precisare che abbiamo semplicemente sostenuto di aver chiesto al legale interno del nostro Comune, nel corso di una riunione di giunta di metà mandato, di porre in atto le migliori premure, affinché tale procedura di risarcimento venisse portata a termine nel più breve tempo possibile. Il fatto che la sentenza favorevole, con la conseguente notizia della disponibilità di questa somma ci sia stata comunicata nell’ultima parte del mandato, ci ha messo nelle condizioni di esprimere anche la nostra soddisfazione per il lavoro portato a termine. Siamo andati oltre? Per i nostri assidui detrattori sembrerebbe di sì, ma conoscendo i loro argomenti, la cosa non ci sorprende più di tanto.

Per quanto riguarda, infine, le dichiarazioni di Bagalini sull’ipotetica obbligatoria destinazione di questo denaro, ci dispiace per lui, ma questa verrà definita in sede Consigliare avendo già avuto modo di consultare i nostri avvocati e avendo definito che quanto da lui impropriamente espresso pare non avere nessuna consistenza considerando lo stato dei luoghi e dei fatti.

 

L’incasso di questa somma, pertanto, rimane un fatto di assoluta soddisfazione per questa amministrazione che, subito dopo le elezioni e qualora riconfermata, avrà cura di impiegarla per le priorità del territorio, condividendo naturalmente con le minoranze e con i cittadini quali possono essere, ma già indicando da ora specifici indirizzi quali edilizia scolastica e manutenzione, con buona pace di ogni personaggio in cerca d’autore e delle sue bizzarre esternazioni”.

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