Tortoreto, nuovo capogruppo Pd. Di Bonaventura: basta con i personalismi

mauro_dbTortoreto. “ Sotto inchiesta sono tutti, non solo l’amministrazione vigente, ma anche chi ha da sempre osservato, senza dire nulla, perché l’innocenza non comprende il silenzio, stare e guadare e voltarsi dall’altra parte”.

E’ un passaggio della nota con la quale Mauro Di Bonaventura, segretario cittadino del Pd, commenta l’ultima visita, in ordine di tempo della Finanza in Comune, relativamente alla vicenda dell’ufficio ragioneria che vede coinvolto l’ex funzionario dello stesso settore amministrativo. Più che una disquisizione sui termini della vicenda giudiziaria, l’analisi è essenzialmente politica. “Abbiamo il dovere, oggi più di ieri” spiega Mauro Di Bonaventura, “ di vigilare sugli avvenimenti del nostro amato paese , abbiamo il diritto di ribadire ogni singola presa di posizione, senza che qualcuno opponga resistenza per favoreggiare amici, conoscenti, parenti. Abbiamo il diritto e il dovere di allontanare chiunque cerchi di intralciare i nostri obiettivi di giustizia, moralità e rispetto delle regole. In fondo al tunnel, vediamo la luce della giustizia e dell’uguaglianza. Altri, in fondo, non vede altro che se stesso, sfiduciando i principi del Pd”. Il passaggio in questione non è casuale, ma è un segnale (chiaro nella sostanza) alla lettera aperta di Rolando Papiri, diffusa all’indomani di quanto accaduto in seno ai Democratici, con l’indicazione di un nuovo capogruppo. “ Rigettiamo al mittente tutte le accuse inutili e pretestuose” prosegue Di Bonaventura, “ sui mal di pancia di una riorganizzazione pluralistica e non personalistica. Possiamo dire, al contrario, con serenità che purtroppo la via della chiarezza era smarrita. Anzi: qualcuno si comporta da mina vangante, pronto ad esplodere appena la buona politica comincia a fare breccia sui cittadini”.

 

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