Teramo, l’incontro coi cacciatori fa esplodere lo scontro Pepe-Mariani

Si alzano i toni dello scontro tutto interno al Partito Democratico teramano che vede contrapposta la corrente che fa capo all’assessore regionale Dino Pepe a quella al capogruppo regionale Sandro Mariani.

Ed è stata proprio l’assemblea dei cacciatori di martedì scorso a Castelnuovo Vomano a far esplodere la miccia tra i due gruppi, dopo le critiche espresse in maniera esplicita da Mariani all’operato del collega, che la corrente “Per il Pd”, cui fa riferimento lo stesso Pepe e che qualche giorno fa aveva pubblicato un manifesto, ha duramente contestato.

“Il Capogruppo”, scrive, infatti, in una nota “Per il Pd”, sottolineando il proprio pensiero a non voler entrare nel merito della questione, “ deve difendere il proprio Assessore, deve lavorare ed adottare comportamenti che favoriscano la crescita della ‘squadra’; il Capogruppo, per l’appunto, deve fare Gruppo, e non prestarsi a uscite pubbliche che finiscono per danneggiare la propria maggioranza. Forse questo aspetto del ruolo che ricopre non è ancora chiaro al Consigliere Mariani, a cui vogliamo ricordare che i nostri e i suoi avversari politici sono il centro-destra e il populismo del Movimento Cinque Stelle”.

Si infiamma, dunque, il contraddittorio tra le due correnti, nonostante il segretario provinciale Gabriele Minosse, ginobliano di vecchia data, abbia provato a riportare la discussione all’interno delle mura del partito.

“È una questione di educazione politica ed istituzionale”, conclude la nota, “tant’è che a differenza del Capogruppo, il Presidente D’Alfonso, nel suo intervento, ha difeso l’operato del suo Assessore e gli ha rinnovato la sua piena fiducia”.

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