Acqua del Gran Sasso non potabile, il caso arriva alla Camera con Sinistra Italiana

Questa mattina alla Camera dei Deputati durante lo svolgimento delle interpellanze urgenti si è discusso dell’emergenza idrica che dieci giorni fa ha colpito la provincia di Teramo con il divieto dell’uso potabile dell’acqua.

All’interpellanza depositata ed illustrata dall’on. Serena Pellegrino di Sinistra Italiana ha risposto il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi (in assenza del suo omologo all’Ambiente Silvia Velo) che ha riepilogato l’impegno e il monitoraggio da parte delle strutture preposte circa l’intera questione che almeno dal 2002, ovvero dal primo caso di inquinamento delle acque denunciato dal Wwf, coinvolge un bacino idrico tra i più importanti d’Italia e d’Europa e sul finale della risposta ha annunciato nuovi lavori di messa in sicurezza.

On. Serena Pellegrino (deputata di Sinistra Italiana, vice-presidente Commissione Ambiente): “Sostanzialmente la risposta del Governo ha eluso il tema degli 84 milioni già spesi per lavori e prevenzione su cui occorrerebbe quantomeno un’indagine della Corte dei conti, per quanto riguarda i provvedimenti per il futuro è necessario capire che tipo di opere si vogliono mettere in campo per evitare i soliti pannicelli caldi che permettono magari qualche partita di giro a qualcuno molto interessato. Oggi l’emergenza può sembrare conclusa ma troppe cose sono ancora poco chiare ed in generale abbiamo l’obbligo di batterci per un cambio radicale della gestione dell’acqua”.

Daniele Licheri (segretario regionale SI Abruzzo) e Stefano Ciccantelli (segretario provinciale SI Teramo): “Sul tema dell’acqua ed in particolare della questione Gran Sasso continueremo a monitorare puntualmente, l’azione parlamentare ha rappresentato un primo passo importante per affrontare a livello istituzionale e politico le tante zone d’ombra. Ci impegniamo da qui ai prossimi mesi nell’organizzare ed elaborare insieme ai tanti che si stanno mobilitando una proposta organica complessiva in grado di salvaguardare il bene comune primario e la salute dei cittadini”.

OSSERVATORIO ACQUE: “SIAMO SCONCERTATI”. “Alla vigilia della prima iniziativa dell’ Osservatorio Indipendente delle Acque del Gran Sasso registriamo la positiva interpellanza d’urgenza congiunta dell’ On. Serena Pellegrino e del Capogruppo Giulio Marcon di Sinistra Italiana tenutasi questa mattina alle ore 10,00 presso la Camera dei Deputati. Restiamo basiti e sconcertati dalla risposta del Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi che ha di fatto messo in luce le gravi inefficienze della Regione Abruzzo la quale, avendo costituito dal 2011 una Commissione Tecnica per la valutazione della completa messa in sicurezza della protezione del sistema idrico Gran Sasso, solo dal 13 ottobre del 2014 ha individuato la necessita? di acquisire gli atti della messa in sicurezza dell’acquifero a partire dall’intervento del Commissario Delegato nonche? la necessita? di attivare un piano di sicurezza complessivo dell’acquifero ed un monitoraggio continuo tra la Ruzzo Reti e la Direzione Regionale Sanita?. Inoltre nella ricostruzione del Sottosegretario emerge purtroppo, tramite l’ordinanza n°66 del 22 marzo 2013 emessa dal capo del dipartimento della Protezione Civile, che l’Istituto Nazionale Fsisica Nucleare, uno degli elementi di grave criticita? per la sicurezza del nostro acquifero, e? stato individuato quale Amministrazione competente in regime ordinario per il completamento delle iniziative avviate dal Commissario al quale e? stata trasferita tutta la documentazione. Sono dunque tre anni che le autorita? preposte devono condividere e comprendere il che fare del piu? grande bacino idrico del centroItalia minacciato da impegni non mantenuti. Proprio per seguire le vicende ed individuare le “assurde” situazioni che vengono a galla che le associazioni ambientaliste e sociali teramane hanno costituito l’Osservatorio”.

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