Atri, salute e giustizia: c’è differenza tra i due diritti?

tribunaleAtri. Il fantasma di un diritto di serie A ed uno di serie B aleggia nell’asse Atri-Pineto-Silvi. E tutto parte dalla mozione approvata giovedì dal Consiglio Comunale di Silvi, che ha espresso all’unanimità la sua contrarietà rispetto alla chiusura della sede distaccata dell’ufficio giudiziario di Atri.

Una notizia accolta favorevolmente nella cittadina ducale. In particolare, ad esprimersi a riguardo è il segretario comunale del Pd, Herbert Tuttolani che, in una nota, ringrazia a nome del partito tutti i consiglieri di Silvi, ma anche il gruppo consiliare del Pdl di Pineto, che precedentemente aveva proposto una mozione in Consiglio sullo stesso tema.

herbert“Fummo i primi” ricorda Tuttolani “nel mese di ottobre, a lanciare l’allarme sul rischio di chiusura che incombeva sul tribunale, a febbraio abbiamo tenuto un incontro pubblico per parlarne e quindi le azioni a sua tutela ci troveranno sempre d’accordo e pronti a condividere percorsi che possano evitare quella che sarebbe una sciagura sociale”.

Ma…c’è un ma, racchiuso in una domanda che è lo stesso segretario a porre: “che differenza passa con la difesa dell’ospedale? Dove erano i consiglieri di centro destra di Silvi e Pineto quando noi eravamo in strada per difendere il futuro del San liberatore? Una battaglia che non è ancora conclusa, ma che non ha visto da parte loro, finora, nessun cenno. Forse il diritto alla salute è meno ‘difendibile’ del diritto alla giustizia? Mi auguro, a questo punto, di veder scendere in campo il Pdl di Silvi e Pineto anche in difesa del nosocomio atriano, altrimenti resterà il rammarico che qualcuno da quelle parti taccia sull’ospedale solo per timore di ripercussioni partitiche che potrebbero minarne le carriere politiche”.

 

 

 

 

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