Teramo, bocciata la proposta di un Consiglio comunale sulla crisi

Discutere in un apposito Consiglio comunale la situazione di crisi che sta attraversano la maggioranza che hanno portato il sindaco Maurizio Brucchi a presentare le sue dimissioni. La proposta era arrivata questa mattina nella riunione dei capigruppo, rinviata la scorsa settimana, dalla consigliera di opposizione Paola Cardelli, subito appoggiata dal resto della minoranza, ma ha trovato un netto rifiuto da parte del capogruppo di Futuro In Giovanbattista Quintiliani.

“Il presidente del Consiglio”, ha spiegato Gianguido D’Alberto, capogruppo del Pd, “ci ha comunicato che non ci sono evoluzioni né novità da parte del sindaco dimissionario e che non ci saranno Consigli se non saranno ritirate le dimissioni. Siamo contrariati dal fatto che sia stato proprio Quintiliani, capogruppo del partito di maggioranza relativa, seppur consumata, all’interno della coalizione di Brucchi, a bocciare la proposta di un consiglio in cui dibattere la situazione di crisi vissuta dalla città, che testimonia come in realtà si stia tentando solo di intervenire in maniera chirurgica su quei rapporti di forza tra capibastone, che possano consentire a questa amministrazione di continuare a vivere nonostante lo stato di coma”.

Una scelta che, dunque, viene interpretata dal consigliere del Pd come una fuga dal confronto e dalla trasparenza che lascia sempre di più la città in un completo stato di abbandono.

“Da quello che leggiamo sui giornali”, continua D’Alberto, “ci sembra di assistere ad un deja vu, trovandoci di fronte all’ennesima minestra riscaldata. Intanto come gruppo consiliare stiamo già lavorando alla preparazione di un dossier da consegnare eventualmente ad un commissario in cui elenchiamo i fallimenti e gli inadempimenti della città. Perché, ricordiamolo, siamo di fronte ad una crisi strutturale, visto che sono anni che la città non ha più una guida politica. Basti pensare che alla Commissione di garanzia di ieri, dove si doveva discutere di Piano Urbano del Traffico e di Tercoop, abbiamo avuto la conferma dagli uffici che il lavoro preliminare è fermo da oltre un anno e mezzo e in tutto questo periodo non è mai stati portato in discussione in Consiglio. Inutile, quindi, continuare a prolungare l’agonia”.

Ancora una settimana di riflessione per Brucchi, dunque, che ha tempo fino all’11 maggio per provare a trovare la formula che gli consentirebbe di rimettere in equilibrio il carrozzone della vecchia maggioranza e ritirare le dimissioni per riprendere il cammino.

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